Giornata mondiale Parkinson, la patologia che continua a crescere

11 aprile 2025 | 12:08
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Giornata mondiale Parkinson, la patologia che continua a crescere

Giornata mondiale Parkinson: dal vaccino alle staminali, su cosa si punta contro la patologia. Negli anni ’90 nel mondo si contavano 2 milioni di malati, oggi sono 9 milioni.

Giornata mondiale Parkinson: dal vaccino alle staminali, su cosa si punta contro il Parkinson. Negli anni ’90 nel mondo si contavano 2 milioni di malati, oggi sono 9 milioni e si stima che nel 2040 possano diventare 40 milioni. Fisioterapia, terapie cognitive e gruppi di psicoterapia per affrontare il percorso della patologia. Sono alcuni dei servizi proposti dalle dottoresse Roberta Bernardi e Daniela Fiorenzi, che ampliano la propria offerta professionale con la crezione di FiBer – studi specialistici, al cui interno rimane il centro CreativaMente dell’Aquila.

Un vaccino, ma anche nuove molecole e l’impianto di cellule staminali: la comunità scientifica lavora su queste linee di ricerca per dare una risposta ai malati di Parkinson, 300mila solo in Italia, con una crescita che preoccupa più di tutte le altre malattie neurodegenerative. Negli anni ’90 nel mondo si contavano 2 milioni di malati, oggi sono 9 milioni e si stima che nel 2040 possano diventare 40 milioni.

Una crescita, assicurano gli esperti, che non è legata all’invecchiamento della popolazione. A fare il punto, in occasione della Giornata Mondiale del Parkinson 2025, che ricorre l’11 aprile, in omaggio alla nascita del medico inglese James Parkinson, che nel 1817 descrisse per la prima volta in modo completo la malattia, sono stati ricercatori e associazioni riuniti all’Ambasciata d’Austria a Roma per l’evento Voci, Esperienze e Prospettive sul Parkinson. “Polveri sottili, diabete e prediabete sono fattori di rischio accertati– ha spiegato Fabrizio Stocchi dell’IRCSS San Raffaele di Roma – pesa anche la condizione del microbiota intestinale. Ma sul totale dei malati, il 15% circa e’ legato a mutazioni genetiche, non ereditarie”. “Guardare al futuro significa cercare di bloccare o rallentare il decorso di una malattia come il Parkinson: dagli anticorpi monoclonali che possono bloccare la proteina infettante, agli studi su pazienti con mutazioni genetiche causa della malattia, senza dimenticare la ricerca per rallentare i parkinsonismi come la paralisi sovranucleare progressiva o l’atrofia multisistemica”.

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Fisioterapia, terapie cognitive e gruppi di psicoterapia per affrontare il percorso del Parkinson, andando a migliorare la qualità della vita. Sono alcuni dei servizi proposti dalle dottoresse Roberta Bernardi e Daniela Fiorenzi, che ampliano la propria offerta professionale con la crezione di FiBer – studi specialistici, al cui interno rimane il centro CreativaMente dell’Aquila in via G. Pascoli n.2.

Lo sguardo al futuro della diagnosi e della terapia non deve distogliere l’attenzione dai casi già conclamati: “Nei pazienti in stato avanzato di malattia – continua Stocchi – dove le fluttuazioni motorie sono più frequenti si possono usare farmaci che vengono infusi con device sottocute come accade per i pazienti diabetici. Un approccio sintomatico molto efficace con una continuità d’effetto garantita”.
L’azienda austriaca Ever Pharma, ha ottenuto per prima dall’Aifa la rimborsabilità di un farmaco, del device per la somministrazione e anche del servizio infermieristico domiciliare. Ed è proprio questo tema, quello dell’accessibilità a km 0 delle cure, una delle richieste che arriva dai pazienti, come confermato da Antonella Moretti Consigliere Confederazione Parkinson Italia. “La compresenza di attori diversi per la cura integrata sul Parkinson permette alle persone, dalla diagnosi in poi, di avvalersi di un’equipe interdisciplinare di pieno accesso ai trattamenti innovativi sulla base delle fasi del “viaggio” del paziente”.

Parkinson Care, al centro CreativaMente dell’Aquila terapie per migliorare la qualità della vita

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