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Ricostruzione post sisma, Castelli: “Con Piano Nazionale Complementare nuova pagina di rinascita comune”

11 aprile 2025 | 06:49
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Ricostruzione post sisma, Castelli: “Con Piano Nazionale Complementare nuova pagina di rinascita comune”

Ricostruzione materiale e crescita sociale, il contributo del Piano nazionale complementare. Castelli: “Strumenti contro lo spopolamento”

L’AQUILA – Fondo nazionale complementare, 390 milioni per la provincia dell’Aquila. Castelli: “Percorso che guarda oltre la semplice riparazione dell’esistente, con una visione a lungo termine per contrastare lo spopolamento”.

“La ricostruzione in atto non è stata solo un processo tecnico, ma anche un’opportunità di innovazione amministrativa, sviluppo economico e coesione sociale”. Così al Capoluogo d’Abruzzo il Commissario straordinario per la ricostruzione sisma 2016, il senatore Guido Castelli, che presiede la Cabina di Coordinamento integrata. “Grazie al Piano nazionale complementare sisma 2009-2016, si è potuto sostenere un percorso che guarda oltre la semplice riparazione dell’esistente, con una visione a lungo termine per contrastare lo spopolamento, grande nemico delle aree interne. Troppo spesso i campanilismi dividono, ma i nostri territori hanno saputo unirsi per scrivere una nuova pagina di rinascita comune. Il coordinamento è stato necessario ed è stato conseguito con successo anche grazie alla sinergia con la Struttura di missione del sisma 2009, coordinata dal consigliere Mario Fiorentino“.
Sono 390 milioni 433mila 132 euro i finanziamenti del Fondo nazionale complementare per la Provincia dell’Aquila, di cui 208 milioni 331mila 941 euro per L’Aquila capoluogo. Complessivamente, sono 284 gli interventi previsti nell’ambito della Macrostruttura A (oltre 260 milioni) e 269 interventi per la Macrostruttura B (quasi 130 milioni).

ricostruzione

Tra i finanziamenti del Piano complementare, importanti opere sia per L’Aquila che per il territorio. Per la prima, basti pensare ai fondi per il Castello cinquecentesco, la riqualificazione di piazza Palazzo, il collegamento meccanizzato tra il Terminal di Collemaggio e viale Rendina, la realizzazione del Museo interattivo della Perdonanza Celestiniana, l’ammodernamento dello stadio “Fattori”, gli impianti sportivi di Paganica e San Gregorio e tanto altro. Sul territorio, ricordiamo a titolo d’esempio le ristrutturazioni o miglioramenti delle sedi comunali di Capitignano, Acciano, Barete, Caporciano, gli interventi al Complesso Castello Camponeschi di Prata d’Ansidonia, la nuova piazza e il parco urbano di Cagnano Amiterno e altri interventi che riguardano sia il cratere 2009 che il 2016.
“La ricostruzione dopo il sisma 2016 – sottolinea il commissario – prosegue a ritmo serrato, dopo troppi ritardi. E anche la riparazione del tessuto sociale ed economico ha cominciato a fare grandi passi: su questo versante i territori colpiti dal sisma 2016-2017 condividono con L’Aquila e con l’Abruzzo una rinascita comune. Due tragedie, una sola occasione per ripartire. I dati dei finanziamenti destinati all’Aquila capoluogo e alla sua provincia dal programma NextAppennino (che assiste la ripresa dei territori feriti da entrambi i terremoti, del 2009 e del 2016) confermano un cambio di passo, doveroso e sensibile. Il ricordo delle due tragedie, che a distanza di pochi anni hanno segnato territori contigui e in parte sovrapposti, oggi possiamo dire che ha generato una nuova consapevolezza: l’esigenza di unire esperienze, strumenti e visioni per dare all’Appennino centrale un futuro più sicuro, più moderno, più coeso”.

“L’esperienza dell’Aquila e del terremoto del 2009, insieme a quella dei territori colpiti dal sisma del 2016, – ricorda inoltre Castelli – ha contribuito alla nascita di una legge nazionale per le ricostruzioni, una conquista che è anche frutto di quelle ferite che hanno cambiato per sempre il modo in cui intendiamo la prevenzione sismica e la gestione del post-emergenza”.

Pierluigi Biondi: “PNC opportunità concreta per proiettare il territorio verso il futuro”

“Siamo davanti a un momento decisivo per il rilancio dell’Aquila e delle aree interne. Il Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari ha rappresentato, fin da subito, un’opportunità concreta per superare la logica della sola riparazione e proiettare il territorio verso un futuro più moderno e attrattivo”: così il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, che traccia un bilancio dell’impatto dei fondi del PNC sul territorio da lui amministrato. “Solo nel capoluogo sono stati finanziati 70 progetti con risorse del Fondo Complementare, per oltre 165 milioni di euro. A questi si aggiungono altri 31 interventi, pari a circa 74 milioni, per i quali il Comune dell’Aquila è soggetto attuatore attraverso fondi PNRR. La ricostruzione, per noi, è sempre stata anche un’occasione di visione: per trattenere giovani, generare opportunità, restituire centralità a territori che troppo a lungo sono stati percepiti come periferici. Oggi, grazie anche all’attenzione del Governo, abbiamo strumenti e risorse per costruire davvero un nuovo futuro.”

“Parliamo di interventi che toccano punti nevralgici della città e delle sue frazioni: dal parcheggio dell’ex caserma Rossi al collegamento meccanizzato con Fonte Cerreto, dalla riqualificazione della funivia di Campo Imperatore a piazza Palazzo, passando per lo stadio ‘Tommaso Fattori’, il sistema di videosorveglianza e gli impianti sportivi. Progetti che incidono sulla qualità della vita, sulla mobilità, sull’identità culturale e sulla sicurezza” prosegue Biondi.

“Il lavoro di programmazione condotto dalla Cabina di regia, guidata dal commissario Guido Castelli, è stato fondamentale per un’allocazione delle risorse equa e realmente aderente ai bisogni dei territori. Anche per questo, L’Aquila è oggi tra i territori più virtuosi in Italia per capacità di progettazione e attrazione di fondi. È il frutto di una collaborazione costante tra istituzioni, amministratori, tecnici e cittadini”.

PNC, Castelli: un cambio di passo in tre eventi simbolo

“Mi piace ricordare tre eventi, diversi tra loro, che segnalano, oltre al cambio di passo documentato dai numeri, un cambio di prospettiva e di attenzione” aggiunge il Commissario Castelli. “Il primo: il fatto che L’Aquila sia Capitale italiana della cultura, il prossimo anno, è motivo di rigenerazione e ripresa per tutto il territorio ferito, indirizzato a nuovi appuntamenti di rilancio e di speranza per tutti, anche grazie alla guida forte e sicura del sindaco Biondi. Il secondo: la conferma del governo regionale nelle elezioni dello scorso anno, danno ragione della capacità amministrativa del presidente Marsilio e della fiducia che ha saputo riscuotere, di nuovo, presso i cittadini, giudici inflessibili di chi fa bene o fa male l’amministratore pubblico. Il terzo è di pochi giorni fa: la cerimonia in occasione del 99° giuramento degli Allievi Vigili del Fuoco, per la prima volta fuori dalle scuole di Capannelle a Roma, avvenuta all’Aquila, alla presenza della premier, Giorgia Meloni. Nel capoluogo abruzzese verrà inoltre realizzata una nuova sede del centro di formazione nazionale dei Vigili del fuoco, voluta e finanziata dal governo Meloni, in sinergia con la Regione e il Comune. Segni dell’attenzione del Governo per le aree interne e per troppo tempo marginalizzate, oggi finalmente tornate protagoniste della vita pubblica del Paese. Sono certo che questo porterà benefici non solo a L’Aquila, ma a tutto l’Appennino centrale. Questa vasta parte del nostro Paese è rimasta a lungo ai margini dell’agenda nazionale ma oggi, grazie all’attenzione e all’impegno concreto del governo Meloni, la tendenza è stata invertita attraverso l’adozione di una strategia di crescita e sviluppo che mette al primo posto la sicurezza e la sostenibilità”.

guido castelli