Breviario n.21, dimenticare

Nuovo appuntamento con la rubrica Breviario n.21. Dimenticare, di Lorenzo Tursini. Siamo macchine programmate per dimenticare, per non ricordare.
Nuovo appuntamento con la rubrica Breviario n.21. Dimenticare, di Lorenzo Tursini
La vita spesso si riduce in un viaggio al termine della notte, in cui non facciamo altro, per tutta la sua durata, che ricercare la luce.
Siamo macchine programmate per dimenticare, per non ricordare. Esistono per quanto mi riguarda 3 livelli differenti di pensiero, uno meccanicamente umano, pragmatico, improntato sulle percezioni dei sensi e le cose del mondo. Un secondo immaginabile, dove esistono le nostre immaginazioni delle cose del mondo. Un terzo invece più alto, meno accessibile, più cerebrale e spirituale, di nessuna (o quasi) attitudine reale che potremmo però chiamare il mondo della luce.
Si, esatto, sto spostando la tesi sull’inutilità di passare il viaggio a cercare una cosa al di fuori di noi, quando invece dovremmo ritrovarla in noi. È persa, la luce, non andata, l’abbiamo semplicemente dimenticata. Come riaccenderla? Mi chiederete voi gentili ed attenti lettori. Non ho una risposta, mi auguro non sia troppa delusione per voi. Ma occorre dire che ognuno ha e trova in se stesso (ove sia disposto a terminare il suo buio ed iniziare la riscoperta della luce) il proprio metodo. Vi è da dire allo stesso tempo che c’è di certo un incontrovertibile dato da considerare.
Lo sviluppo ed il metodo coincidono spaventosamente con lo sviluppo intellettuale della persona, con l’acquisizione di testi, informazioni, con lo sviluppo ed in confutamento di tesi ed altre ammorbanti rivelazioni. Coincide con la comprensione delle cose e la loro scissione e acquisizioni, con la gestione di queste tesi ed informazioni.
Da dove partire oltre che da questo breviario? Dalla prima cosa che vi viene per le mani, non c’è un testo, una tesi o una materia consigliabile, bisogna solo che la vostra mente sia aperta e pronta al viaggio.