Automotive e sviluppo industriale, il road show porta all’Aquila le sfide della transizione ecologica

15 aprile 2025 | 11:02
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Automotive e sviluppo industriale, il road show porta all’Aquila le sfide della transizione ecologica

Univaq ha ospitato l’evento “Dall’Osservatorio al Territorio: Automotive e Sviluppo Industriale in Abruzzo”: un incontro su sfide e opportunità per le imprese locali in prospettiva transizione tecnologica ed ecologica

A L’Aquila il secondo appuntamento “Dall’Osservatorio al Territorio: Automotive e Sviluppo Industriale in Abruzzo”

Si è tenuto ieri presso l’Università degli Studi dell’Aquila l’evento “Dall’Osservatorio al Territorio: Automotive e Sviluppo Industriale in Abruzzo”, un incontro dedicato alle sfide e alle opportunità per le imprese locali nell’ambito della transizione tecnologica ed ecologica.
L’iniziativa è stata il secondo appuntamento del road show “Innovazione e Mercato: L’Ecosistema Automotive dal Panorama Nazionale agli Approfondimenti Locali”, promosso dall’Osservatorio sulle Trasformazioni dell’Ecosistema Automotive Italiano, istituito da Motus-E e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia tramite il CAMI – Center for Automotive & Mobility Innovation. L’Osservatorio si propone di fornire strumenti utili ai decisori pubblici e privati per supportare scelte di policy che coniughino sviluppo economico, sostenibilità ambientale e benessere sociale.

Dopo i saluti istituzionali di Raffaele Daniele, vice sindaco nonché assessore con delega alle attività produttive; e del rettore dell’Università Edoardo Alesse, un panel di esperti quali Giuseppe Calabrese, responsabile scientifico dell’Osservatorio TEA e ricercatore CNR IRCrES e Davide Bubbico, professore di Sociologia Economica presso l’Università degli Studi di Salerno, hanno presentato un’analisi del contesto industriale attraverso i risultati della survey dell’Osservatorio. Il vice sindaco Daniele ha rinnovato l’impegno della sua amministrazione nell’incentivare la transizione all’elettrico, sia sul fronte delle infrastrutture quanto su quella del rinnovo del parco veicolante, che ha identificato come la fondazione dell’imprescindibile cambio di mentalità necessario per approcciarsi alla transizione ecologica. Il dottor Calabrese ha illustrato come l’ecosistema automotive italiano si trovi in una fase cruciale, dove da un lato è confortante notare il concentramento degli investimenti in aree del veicolo che non subiranno drastici cambiamenti con il passaggio ai motori elettrici, mentre dall’altro preoccupa la scarsa attenzione verso l’innovazione di processo e la componentistica software, che rappresentano il futuro del settore.
Le risposte delle imprese – secondo la relazione del professore – hanno confermato i risultati dell’anno scorso: gli investimenti nell’elettrificazione del veicolo si traducono in migliori performance occupazionali, sebbene perdurino le difficoltà a trovare personale adeguato soprattutto per le posizioni più qualificate; e si segnali una carente relazione con le istituzioni finanziarie per favorire l’innovazione. Occorrono dunque interventi mirati e ben pianificati per sfruttare al massimo il cambio di paradigma che il settore sta attraversando. In questo contesto, le imprese automotive abruzzesi evidenziano alcune peculiarità, come una minore attenzione all’elettrificazione del veicolo e maggiori difficoltà di accesso al credito che, comunque, non scalfiscono la resilienza ai cambiamenti.

L’evento ha poi visto la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e professionisti. Tra i relatori, Lorenzo Dattoli, presidente di Confindustria Abruzzo; Massimiliano Iocco, general manager di Iocco Group; Giuseppe Ranalli, amministratore delegato di Tecnomatic S.p.a.; ed Edoardo Fiorucci, professore di Misure elettriche ed elettroniche presso l’Università degli studi dell’Aquila; hanno trattato l’attuale condizione del settore automotive attraverso una prospettiva sia imprenditoriale che accademica, analizzando le principali dinamiche ormai proprie della transizione e collegandole alle sfide, sia attuali che prossime, cui dovranno confrontarsi le realtà industriali.
In rappresentanza delle istituzioni romane, il convegno ha inoltre visto la partecipazione di Michele Fina, membro della Commissione Ambiente del Senato della Repubblica. Il senatore ha evidenziato il livello di esposizione del settore automotive ai recenti dazi americani, ricordando al contempo l’importanza del comparto per l’economia nazionale e locale e soffermandosi in particolare sull’interdipendenza delle aziende interessate, rispetto anche agli altri ambiti produttivi direttamente annessi. Ha quindi portato l’attenzione su alcune criticità strutturali, quali ad esempio il delicato tema del calo demografico italiano, le cui implicazioni “concretamente, sulla tenuta del nostro tessuto economico” costituiscono “un’enorme emergenza che tendiamo a declinare in modo poco concreto”.
L’assessore Magnacca, infine, ha criticato gli obiettivi di emissioni zero al 2035 fissati dal Green Deal, affermando che tale traguardo non può essere raggiunto senza una fase transitoria, né dal lato del consumatore né da quello del produttore. La transizione – ha continuato – “per essere vera ed effettiva, deve per forza passare attraverso il motore ibrido per permettere alle aziende di mantenere “la qualità che hanno coltivato” per decenni, “avviarsi verso una conversione graduale dei processi produttivi” e “mettere in campo tutte le opportunità possibili”.

automotive road show l'aquila Raffaele Daniele e Michele Fina

Per ulteriori informazioni: eventi.osservatoriotea@in-rete.net MOTUS E