Convegno UnivAq su Benessere studentesco, 70% degli studenti soffre di ansia e depressione

15 aprile 2025 | 16:34
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Convegno UnivAq su Benessere studentesco, 70% degli studenti soffre di ansia e depressione

L’AQUILA – Convegno UnivAq sul Benessere studentesco. I dati su ansia, depressione e disturbi dell’umore.

Oltre il 70% dei giovani ha conosciuto ansia, depressione e disturbi dell’umore: all’UnivAq un convegno per ripensare il ruolo dell’università nel benessere studentesco

Due giorni di confronto sul benessere delle studentesse e degli studenti universitari. È questo l’obiettivo del convegno inaugurato al Centro Congressi Zordan dell’Università dell’Aquila, organizzato dal Centro GEO in collaborazione con UnivAq e la CRUI. Al centro dell’incontro temi cruciali come salute mentale, inclusione, parità di genere e fragilità delle nuove generazioni.
“I numeri parlano chiaro: oltre il 70% dei giovani ha conosciuto ansia, depressione e disturbi dell’umore. Il 65% ritiene che chi soffre di difficoltà psicologiche sia discriminato. Il 46% individua nello stress lavorativo la principale causa di disagio, il 40% nei problemi familiari, il 30% nelle pressioni sociali”, ha dichiarato Maria Assunta Zanetti, direttrice del Centro GEO. “Sono dati che ci dicono che c’è un’urgenza reale e non più rimandabile, che riguarda la salute mentale delle nuove generazioni”.

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Ad aprire i lavori, il vicesindaco dell’Aquila Raffaele Daniele ha collegato la riflessione sul benessere studentesco alla storia recente della città: “Nell’occasione del sisma del 2009, l’amministrazione comunale ha concentrato gli sforzi sulla ricostruzione materiale, ma adesso bisogna andare avanti”. Da qui l’impegno in progetti concreti come il rilancio del Collegio Ferrante d’Aragona: “600 nuovi appartamenti antisismici con sale studio, per rendere la città più attrattiva per gli studenti meritevoli”.
Anche il rettore Edoardo Alesse ha richiamato l’importanza di un approccio ampio e condiviso al tema del benessere. “È una vocazione che abbiamo e che è facilmente rintracciabile nel nostro piano strategico”, ha spiegato. “Mi piace immaginare questa giornata come un’agorà, in cui tutte le componenti dell’università possano esprimere il proprio punto di vista per migliorare davvero la condizione dei nostri studenti”.
A chiudere la sessione introduttiva, il professor Massimo Casacchia ha sottolineato il valore di una sinergia stretta tra università e territorio: “È fondamentale per favorire il successo formativo e il benessere della comunità accademica, ma anche per arricchire le città dal punto di vista culturale e sociale. Nelle università studiano e vivono le studentesse e gli studenti, che rappresentano una popolazione che si rinnova continuamente. Durante il loro tragitto possono incontrare incertezze, delusioni, ostacoli, ripensamenti, ma anche imparare strategie per superare le difficoltà che incontreranno nella vita”.

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