Esumazioni al Cimitero dell’Aquila, traslate salme dopo 20 anni dalla scomparsa

16 aprile 2025 | 06:03
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Esumazioni al Cimitero dell’Aquila, traslate salme dopo 20 anni dalla scomparsa

Esumazioni al Cimitero dell’Aquila dopo 20 anni dalla scomparsa. Come funziona e le differenze tra sepolture nei campi e nei loculari. L’intervista all’assessore Taranta.

In queste settimane al Cimitero monumentale dell’Aquila si è proceduto con le esumazioni di persone scomparse da circa 20 anni che erano state sepolte nei campi comuni.

Si tratta di una procedura obbligata e della quale il Comune aveva dato notizia pubblicando da tempo l’avviso sull’Albo Pretorio e in prossimità dei campi del cimitero. Non tutti però erano a conoscenza della procedura e, in occasione della Domenica delle Palme, diverse persone si sono recate al Cimitero per portare al proprio defunto la palma benedetta e non hanno trovato la lapide. A decidere il trasferimento è stata l’amministrazione comunale che ha agito nel rispetto delle procedure, come chiarito dall’assessore Fabrizio Taranta, con delega alla Gestione e manutenzione dei cimiteri. “Purtroppo – spiega l’assessore Taranta ai microfoni del Capoluogo – non abbiamo altri mezzi oltre gli avvisi cartacei in prossimità dei campi e dei loculari e la pubblicazione dell’avviso che viene inserito anche sull’Albo pretorio, nell’ufficio del custode del cimitero e sul sito web del Comune, che sono i canali previsti tra l’altro dal Regolamento di polizia mortuaria. Le esumazioni nel campo comune, in ogni caso, avvengono dopo mesi dall’avviso e i familiari che ne fanno richiesta hanno tutto il tempo per decidere dove custodire i propri cari”.

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L’assessore chiarisce inoltre che, “Tutto questo viene fatto per motivi di spazio, anche perchè sarebbe impossibile avere in ogni cimitero dei campi comuni grandi abbastanza per poter custodire i defunti oltre un certo periodo di tempo. In altre città, proprio per ovviare a problematiche tecniche, le esumazioni delle salme da terra vengono fatte come stabilito dalla legge dopo 10 anni. Noi abbiamo la possibilità, grazie a vari fattori, tra cui quelli ambientali, di poterli custodire anche per 20 anni. Per quanto riguarda l’ultima operazione si è proceduto a spostare defunti scomparsi almeno 20/30 anni fa. Dopo tutto questo tempo risulta difficile anche pensare di contattare personalmente gli eredi, tenendo conto che non è la prassi”.

cimitero l'aquila

Inoltre l’assessore ha spiegato che, consultando l’Albo pretorio, è possibile trovare l’elenco aggiornato delle esumazioni in programma e decidere quindi per tempo dove spostare i resti.  Per quanto riguarda invece le sepolture nei loculari lo ricordiamo, le concessioni hanno una durata di circa 40 anni. Dopo questo periodo di tempo, sempre sull’albo pretorio viene aggiornato l’elenco e, sulla lapide viene apposto un avviso.