Vertenza Beko, Biondi: “Grande ottimismo per aree colpite dal sisma”

16 aprile 2025 | 11:02
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Vertenza Beko, Biondi: “Grande ottimismo per aree colpite dal sisma”

Il commento del sindaco Biondi sull’accordo tra i sindacati e la multinazionale degli elettrodomestici Beko.

Accordo tra i sindacati e Beko, Biondi: “Grande ottimismo per le aree colpite dal sisma. Bergamotto risorsa preziosa per il Paese”.

“La conclusione positiva della vertenza Beko è una notizia che regala grande ottimismo a tutte le aree appenniniche colpite dai terremoti del 2009 e del Centro Italia, soprattutto considerato che la protagonista principale è una donna di governo di queste terre come il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto”. È quanto afferma in una nota il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a seguito della stipula dell’accordo tra i sindacati e la multinazionale degli elettrodomestici che ha un importante stabilimento a Comunanza (Ascoli Piceno), uno dei comuni colpiti dal sisma del 2016. “Conosco e apprezzo le capacità di mediazione e di dialogo costruttivo della Bergamotto sin dai tempi in cui mi ha affiancato nella Giunta dell’Aquila, doti che ha trasferito nel governo della Nazione”. “Sono certo che le difficoltà affrontate nell’amministrare una realtà complessa come il capoluogo dell’Abruzzo ne abbiano ulteriormente forgiato il carattere e le abbiano affinato gli strumenti tecnici e politici per risolvere anche crisi che sembravano destinate a un mesto finale fatto di chiusure e licenziamenti che, insieme alla sapiente regia del ministro Adolfo Urso, ha saputo scongiurare”.
“Le aree interne dell’Italia hanno bisogno di opportunità e produttività, creatività e occupazione stabile per dare un futuro degno di questo nome alle famiglie e alle imprese e invertire lo spopolamento figlio della fuga dei giovani e della denatalità ma, in mezzo a tante problematiche, sappiamo che c’è un esecutivo, quello guidato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, quotidianamente impegnato per sostenere gli sforzi delle comunità locali, anche quelle che vivono in realtà un tempo definite ‘marginali’”.