Limitazioni al presidio No SNAM a Sulmona, il Coordinamento: Pronti a rispondere davanti alla legge

17 aprile 2025 | 13:39
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Limitazioni al presidio No SNAM a Sulmona, il Coordinamento: Pronti a rispondere davanti alla legge

Provvedimento del Questore sull’azione di disobbedienza civile No Snam, “il presidio dovrà svolgersi in forma statica, a debita distanza dall’ingresso del cantiere”. Gli organizzatori tirano dritto: “Ci assumiamo le nostre responsabilità”

Limitazioni alla manifestazione No Snam a Sulmona dal Questore dell’Aquila. L’iniziativa si terrà ugualmente davanti all’ingresso del cantiere della Centrale.

Il Questore di L’Aquila ha notificato ieri sera il “divieto di attuare l’azione di disobbedienza civile nonviolenta preannunciata dal coordinamento Per il clima Fuori dal fossile di Sulmona. Tuttavia, l’iniziativa si terrà ugualmente, secondo le modalità già comunicate, davanti all’ingresso del cantiere della centrale Snam a Case Pente di Sulmona, oggi 17 aprile alle ore 11 e 30″. A comunicarlo è il CoordinamentoPer il clima Fuori dal fossile, promotore della protesta. 

Nel decreto il Questore scrive che il presidio dovrà svolgersi in forma statica a debita distanza dall’ingresso al cantiere e comunque in un luogo idoneo lì nei pressi individuato dalle Forze dell’Ordine, che non pregiudichi la sicurezza dei manifestanti e/o intralci il traffico ai mezzi di cantiere, né arrechi disturbo ai lavoratori”.
Il Questore aggiunge che “qualora la manifestazione dovesse svolgersi in contrasto con le anzidette prescrizioni, ciò comporterebbe responsabilità penali a carico del promotore, ai sensi dell’art. 18 comma 5 T.U.L.P.S approvato con R.D. 18 giugno 1931 nr. 773”.

Questa la presa di posizione del Coordinamento, in risposta alle prescrizioni arrivate dal Questore.
Siamo pienamente consapevoli della responsabilità che ci assumiamo e siamo pronti a risponderne di fronte alla legge, una legge peraltro risalente all’era fascista e che la Repubblica democratica nata dalla Resistenza, dopo 80 anni, non è stata ancora capace di abolire.Ma proprio perché crediamo nello Stato di diritto riteniamo che nessuno debba considerarsi al di sopra della legge. Neppure la Snam”.

“Non è giustificabile che la Snam possa continuare ad agire in maniera illegale, senza che nessun organo dello Stato intervenga per far rispettare le norme vigenti.Ricordiamo che la Snam ha aperto il cantiere della centrale senza effettuare le prescrizioni ante operam stabilite dal decreto V.I.A. e ha continuato i lavori pur essendo scaduta l’autorizzazione a costruire.Ricordiamo che la Snam ha distrutto un bene storico e culturale di valore inestimabile, vale a dire le tracce di un insediamento umano dell’epoca protostorica, risalente a 4200 anni fa.
Ricordiamo che la Snam ha abbattuto illegalmente 317 alberi di ulivo che, invece, andavano espiantati e ricollocati altrove.Dal momento che ogni nostro esposto e segnalazione non ha finora sortito alcun effetto, non ci resta che la disobbedienza civile nonviolenta che, per noi, più propriamente è ‘obbedienza civile’, perché finalizzata ad ottenere il rispetto della legalità”.