Sede Economia UnivAq, richieste Udu: “Studiamo in un polo-cantiere, condizioni insostenibili”

18 aprile 2025 | 10:56
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Sede Economia UnivAq, richieste Udu: “Studiamo in un polo-cantiere, condizioni insostenibili”

“La sede di Economia di UnivAq verte in condizioni insostenibili per studenti e studentesse”. L’Udu L’Aquila chiede la riapertura della mensa e soluzioni alle lezioni che si svolgono in un polo-cantiere.

L’Udu L’Aquila chiede soluzioni e riposte per gli studenti del polo di Economia di UnivAq. “Senza mensa da marzo e si studia in un polo-cantiere”.

La nota dei rappresentanti – sede di Economia – dell’Unione degli Studenti Universitari dell’Aquila. “A seguito della chiusura della mensa del polo di Economia, avvenuta il 24 marzo, non è stata ancora fornita una soluzione alternativa che permetta di accedere al servizio di ristorazione a pranzo. Nonostante siano passate ormai più di 3 settimane, ancora non si ha pronta una soluzione da parte dell’ADSU per garantire un servizio che spetta di diritto. A peggiorare ancor di più le condizioni di studentesse e studenti di Economia di Univaq, sono le condizioni in cui si stanno svolgendo le lezioni in queste settimane. Infatti, sin da quando è stato avviato a pochi metri dalle aule il cantiere del futuro carcere minorile, le lezioni si svolgono con un costante sottofondo di rumori di ruspe e martelli pneumatici. Risulta perciò difficile per i docenti riuscire a svolgere le lezioni e per la componente studentesca riuscire a fruirne. Come Unione degli Universitari L’Aquila, chiediamo che gli studenti di economia, penalizzati per lo svolgimento di lezioni in un polo-cantiere e per l’incertezza del loro futuro: Abbiano soluzioni a breve termine che rendano il loro percorso attuale, in questi ultimi mesi al Polo Acquasanta, meno disagevole, Ricevano informazioni certe e definitive riguardo allo spostamento a settembre in centro e non siano costretti a continui spostamenti, Possano avere garantito un servizio mensa fruibile e accessibile dopo il trasferimento, viste le criticità dovute alla distanza e alla poca capienza della mensa in Via dell’Arcivescovado”.