MuDi Goriano Valli, decolla il progetto del Museo diffuso del Parco Sirente Velino

Visite di imprenditori nazionali e internazionali, meeting aziendali, giornate didattiche per le scolaresche del territorio. Riscuote apprezzamento e programma i prossimi passi il progetto del MuDi Goriano Valli
MuDi Goriano Valli: mentre viene ufficializzato il calendario delle visite primaverili al Museo diffuso del Parco Sirente Velino, il bilancio delle ultime iniziative desta soddisfazione.
Prosegue l’intensa attività del MuDi, il Museo diffuso del Parco Sirente Velino a Goriano Valli, frazione del Comune di Tione degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila, che offre un viaggio lungo 16 suggestive stazioni dedicate a personaggi storici, da Celestino V a Braccio da Montone passando per fra Berardinello da Fontavignone, ai significati sociali, culturali, ambientali espressi dal territorio e dalle sue genti, ricavate in stalle, pagliai e cantine messi a disposizione dagli abitanti.
E’ stato intanto ufficializzato il calendario delle visite primaverili, nelle giornate del 25 aprile, 1° maggio, 10 maggio, 25 maggio e 2 giugno. La prenotazione è obbligatoria. Le visite – vere e proprie esperienze narrative in cammino – sono condotte dai giovani del luogo. Tutte le iniziative del MuDi sono realizzate in collaborazione con la cooperativa di comunità Cuore delle Valli e con l’associazione sportiva Vallese.
A trascorrere alcuni giorni a Goriano Valli per vivere un’immersione completa nell’esperienza del MuDi, e nella natura incontaminata del parco Sirente Velino, sono stati alti rappresentanti di gruppi imprenditoriali europei e sauditi.
Con loro anche vertici aziendali italiani: Emanuela Pignataro, amministratrice delegata di Lanieri, impresa dell’abbigliamento di lusso con sede a Milano, Flavio Venturi, fondatore nel Bolognese dell’azienda del settore dei prodotti estetici Caress Flow, e Massimo Iermani e Pasquale Balbi, soci del gruppo fitness Pump Club attivo nel Napoletano.
Tutti loro avevano partecipato nei giorni precedenti come speaker alla seconda edizione di REX Multisector Adriatic, tavola rotonda che ha riunito a Pescara 18 imprenditori e manager di eccellenze aziendali e settori diversi provenienti da Abruzzo, Marche e Molise.
A fare da cicerone Fausto Di Giulio, ideatore del progetto filantropico MuDi e responsabile dell’azienda REX per Europa, Asia e Medio Oriente.
“La visita al MuDi ha coinvolto non solo gli abitanti del borgo, ma anche tutte le strutture turistiche locali, in un esempio concreto di accoglienza diffusa e partecipata. Molti di loro si sono già innamorati di questo territorio, della forza simbolica e della bellezza delle sue montagne e natura incontaminata”, spiega Di Giulio. “Il MuDi vuole essere del resto anche un luogo, fisico e mentale, per chi impegnato negli affari, è in cerca di luoghi autentici dove distaccarsi dal frenetico ritmo quotidiano, riconnettersi con sé stessi e la natura, focalizzare le visoni del futuro, migliorare personalmente e contribuire a costruire un mondo migliore”.
Delle stazioni del MuDi ad essere particolarmente adatte al profilo degli ospiti è stata il “Me-To-Me, il REX Leader Museum for The Future”, ricavata in una vecchia bottega alimentare, con l’arredo originale degli anni ’50, ispirata dall’Institute for the Future di Palo Alto nella Silicon Valley, che vuole essere un luogo speciale d’introspezione pensata per manager, imprenditori e decisori politici. Ed anche la “Casa Medievale più piccola al mondo”, dimora di appena 8 metri quadrati, che restituisce un ritratto fedele di come si viveva secoli fa e dove gli ultimi a vivere furono Rachele Mariani e Pierfelice Capestrani, una coppia di contadini che si prodigava ad aiutare gli orfanelli, nonostante la loro povertà.
Negli stessi giorni, nei suggestivi spazi della cantina Annonnasè, che con oggetti, foto, ambienti e suggestioni racconta le storie delle donne gorianesi, si è svolto anche un meeting aziendale della multinazionale dell’elettronica Haier, organizzato dall’attività locale Vigna di More.
“La scelta del MuDi come luogo di ispirazione e confronto dimostra come il progetto si stia strutturando anche per accogliere ritiri aziendali esperienziali, che uniscono benessere, cultura e visione”, commenta ancora Di Giulio.
Nei giorni successivi, il borgo si è riempito della vivace energia dei 53 alunni della scuola primaria di Castelvecchio Subequo – plesso dell’Istituto comprensivo “Umberto Postiglione” di Raiano – arrivati in visita con tutte le classi, dalla prima alla quinta. Accompagnati dalle guide del MuDi, hanno vissuto un’esperienza immersiva tra natura, storia e cultura contadina, trasformando il museo diffuso in un’aula viva a cielo aperto.
I bambini si sono divertiti, incuriositi, coinvolti: tra i momenti più emozionanti, la scoperta della mostra di fotografie naturalistiche allestita nella stazione 8, la “Stalla di Regina e Pupetta”, dedicata al mondo degli animali. Lì, gli occhi si sono fatti attenti e il silenzio pieno di meraviglia. Quella a Goriano è stata per loro una tappa all’interno di un più ampio percorso di esplorazione storica e culturale nell’Aquilano, che culminerà con la visita al Mammut nel capoluogo.
Per il MuDi, invece, si tratta della seconda scuola a visitare le sue 16 stazioni tematiche dalla nascita del museo, dopo la Dante Alighieri dell’Aquila.
