Presunta truffa fondi Covid a Pizzoli, la Cassazione accoglie ricorso dei dirigenti contro i sequestri

Inchiesta sulla presunta truffa dei fondi Covid alla società di calcio del Pizzoli, la Cassazione accoglie il ricorso dei dirigenti.
La Cassazione accoglie il ricorso dei dirigenti del Pizzoli sulla presunta truffa fondi Covid: il Tribunale dovrà rimodulare le motivazioni dei sequestri in base alle ultime novità processuali.
Dopo le prime archiviazioni, un’altra buona notizia per la società di calcio del Pizzoli, coinvolta in un’inchiesta della Guardia di Finanza su una presunta truffa sui fondi Covid alle società sportive. La Corte di Cassazione, infatti, accogliendo il ricorso di due dirigenti, ha stabilito che il Tribunale dell’Aquila debba rimodulare le motivazioni relative ai sequestri effettuati nell’ambito dell’indagine, valutando “sulla base delle emergenze processuali disponibili la eventuale partecipazione” dei due dirigenti “alla ripartizione di quanto indebitamente e illecitamente conseguito”, come riporta Il Messaggero. La tesi difensiva, infatti, sottolinea come agli stessi dirigenti non sia arrivato nulla di quei fondi.
Intanto diversi giovani atleti erano già usciti dall’inchiesta. Il Gup del Tribunale dell’Aquila, Marco Billi, supportato dal parere favorevole della Procura, nel febbraio scorso ha assolto con la formula del non luogo a procedere i primi 10 ragazzi accusati di aver incassato somme non dovute. Secondo l’accusa, infatti, queste somme erano state richieste e controfirmate dai giovani, i quali, però, ignoravano che le certificazioni fossero state retrodatate dai due ex responsabili della società sportiva. I ragazzi assolti sono i giocatori che avevano deciso di restituire immediatamente le somme ricevute.
