Irruzione al Carrefour, il 25 aprile che nessuno voleva

26 aprile 2025 | 09:44
Share0
Irruzione al Carrefour, il 25 aprile che nessuno voleva

Irruzione al Carrefour, la politica trasversalmente condanna il gesto, l’ANPI pure. I manifestanti si difendono: “Solo un flashmob”

L’AQUILA – Manifestanti irrompono nel Carrefour ai Quattro Cantoni durante le manifestazioni del 25 aprile. Il titolare denuncia: “Interruzione di pubblico esercizio”. I manifestanti si difendono: “Solo un flash mob”. ANPI si dissocia, la politica condanna.

Non succede spesso che centrodestra e centrosinistra si trovino d’accordo, a far accadere “il miracolo” all’Aquila, la turbolenta irruzione di alcuni manifestanti che stavano partecipando alle celebrazioni per il 25 aprile all’interno del Carrefour ai Quattro Cantoni. A raccontare l’episodio direttamente il titolare Marcello De Angelis sui social: “Siamo stati presi di mira da un gruppo di circa 20-25 persone, che, munite di striscioni e oggetti non identificati sporcati di “sangue”, hanno fatto irruzione nel nostro esercizio. Inizialmente, ho provato incredulità di fronte a quanto stava accadendo e ho notato gli sguardi attoniti dei numerosi turisti presenti, in particolare quello impaurito dei tanti bambini. Ho ritenuto giusto invitare il corteo a manifestare in un luogo adeguato e non all’interno di un esercizio pubblico. Tuttavia, loro si sono bloccati, impedendo l’uscita ai clienti e bloccando l’attività. Questo atto costituisce un’interruzione di pubblico esercizio. A quel punto, consapevole che tutto fosse registrato dalle numerose telecamere e dai tanti testimoni, ho invitato nuovamente tutti a uscire e ho contattato le forze dell’ordine. Purtroppo, la reazione di due noti rappresentanti locali è stata disgustosa: ci hanno accusati di essere “assassini” e complici di un “genocidio” che, tra l’altro, non ci è chiaro di cosa si tratti e in che modo, ci hanno lanciato contro degli oggetti non identificati. Quello che ci rattrista di più sono le offese gratuite e pesanti rivolte a me e ai miei collaboratori, che ogni giorno si impegnano al massimo per offrire un servizio alla comunità, anche durante le festività e le commemorazioni e anche in questo giorno così importante per la Liberazione dell’Italia hanno manifestato con grande orgoglio lavorando! Ovviamente a tutela dei nostri dipendenti, dei nostri clienti e della nostra attività, seguiranno azioni legali”.

“Non ci sono stati da parte nostra atti di violenza – hanno spiegato alcuni manifestanti all’ANSA – abbiamo semplicemente simulato un corteo funebre da piazza IX Martiri con sudari e bandiere in favore della Palestina e in testa un cartello con scritto ‘Stop al genocidio’. Siamo poi entrati nel Carrefour, ma ci siamo limitati a un semplice flashmob in linea con altre azioni di protesta condotte in altre parti d’Europa, come a Oslo, il tutto finalizzato a denunciare le atrocità del genocidio a Gaza”.

Ad ogni modo, i primi a dissociarsi dall’azione del gruppo di manifestanti sono stati proprio i rappresentanti dall’ANPI, che con Fulvio Angelini ha sottolineato: “A 80 anni da quel 25 aprile del 1945 abbiamo voluto far camminare i sogni di un futuro più giusto, di una pace fondata su solidi principi e della democrazia sulle nostre gambe. Condanniamo perciò nel modo più assoluto quanto accaduto nel punto vendita di Carrefour gestito da Marcello De Angelis e la vergognosa l’aggressione contro i lavoratori e le lavoratrici a cui mostriamo piena solidarietà. L’azione violenta compiuta da un piccolissimo gruppo di estremisti, dai quali ci dissociamo apertamente, rappresenta un gesto grave e inaccettabile, che non esprime alcuna solidarietà nei confronti della sacrosanta causa palestinese, ma si riduce ad una vile provocazione che si scarica su lavoratori incolpevoli e offusca l’impegno dell’Anpi e di tutto il mondo democratico e antifascista che oggi ha pacificamente manifestato! Questa giornata non può essere sporcata da quanto avvenuto, perché la nostra posizione è ferma e inequivocabile. Il 25 aprile è una festa che merita rispetto”.

Duro il commento del centrodestra. “Con un’azione premeditata e violenta – commenta Daniela Ianni, coordinatore FdI L’Aquila – hanno bloccato l’attività commerciale, impedendo a clienti e lavoratori di esercitare liberamente i propri diritti, tra insulti, minacce e toni intimidatori. Fratelli d’Italia L’Aquila esprime piena solidarietà e vicinanza ai clienti che si sono ritrovati, loro malgrado, coinvolti in una situazione di grande disagio e tensione, così come al titolare del punto vendita, imprenditore aquilano che con serietà e impegno contribuisce ogni giorno alla vita economica del centro storico e alla rinascita della nostra città. È profondamente simbolico – e al tempo stesso paradossale – che proprio nel giorno dedicato alla libertà e alla democrazia si sia consumato un gesto che ne rappresenta la negazione più brutale. Quando gli autoproclamati antifascisti impediscono con la forza a qualcuno di lavorare, manifestare, parlare o semplicemente esprimere un’opinione diversa, non stanno difendendo la democrazia: la stanno seppellendo. È evidente come, nel nome della lotta al fascismo, adottino metodi che al fascismo storico somigliano fin troppo. Alla fine, i veri fascisti sono spesso quelli che gridano più forte di essere antifascisti. L’Aquila è una città che crede nella libertà, nel rispetto reciproco e nella legalità. Non permetteremo che venga trascinata in un clima di odio ideologico che la sinistra sta impostando, e che richiama esplicitamente al conflitto sociale che genera violenza. Continueremo a difendere con determinazione i valori della democrazia, della libertà d’impresa e del rispetto per ogni cittadino”.

Sulla stessa linea, Forza Italia L’Aquila, che con il coordinatore comunale Stefano Cappetti sottolinea: “In una giornata che dovrebbe unire nel ricordo della Liberazione, abbiamo assistito a un episodio che tradisce profondamente i valori di democrazia e pluralismo. Un gruppo di circa 20-25 individui ha fatto irruzione nel punto vendita Carrefour Express ai Quattro Cantoni, armato di striscioni e oggetti imbrattati di una sostanza simile al sangue, turbando la tranquillità dei clienti e bloccando l’attività commerciale. Questo atto di intimidazione e violenza, perpetrato da chi si professa paladino della libertà, ricorda tristemente le modalità dello squadrismo che la storia ci ha insegnato a condannare. È inaccettabile che, nel nome di un antifascismo distorto, si impedisca il libero esercizio di un’attività commerciale e si aggrediscano verbalmente lavoratori onesti. Questi comportamenti non solo tradiscono lo spirito della Resistenza, ma minano le fondamenta della nostra democrazia. Esprimo la mia piena solidarietà ai titolari e ai collaboratori delle attività coinvolte che, anche oggi, hanno scelto di onorare il 25 aprile lavorando con dedizione e senso civico. In una giornata dedicata alla Libertà, non può esserci spazio per la violenza, l’intolleranza e l’intimidazione. Chi manifesta ha il dovere di farlo nel rispetto delle persone e delle regole democratiche”.

E condannano l’azione anche i consiglieri comunali di opposizione Stefania Pezzopane, Paolo Romano, Lorenzo Rotellini, Alessandro Tomassoni, Stefano Albano, Stefano Palumbo e Simona Giannangeli: ” Oggi, il centro dell’Aquila e le sue frazioni sono state attraversate da manifestazioni partecipatissime per celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione dalla dittatura nazi-fascista. Sono stati ricordati con gratitudine le donne e gli uomini che, con il loro coraggio, hanno realizzato il sogno della democrazia, regalandoci una Costituzione che, ancora oggi, è l’architrave indispensabile del nostro vivere comune. Per questo, prendiamo le distanze da quanto accaduto nel supermercato Carrefour del centro storico, fatto oggetto di una “manifestazione” autonoma e violenta che nulla aveva a che fare con le celebrazioni per l’anniversario della Liberazione, che aveva altre parole e altri obiettivi che nulla hanno a che fare con il 25 aprile e il suo portato sociale, culturale e politico. Condanniamo l’aggressione messa in atto contro i lavoratori e le lavoratrici del supermercato, il titolare Marcello e tutti i clienti presenti a cui vogliamo dare la nostra piena solidarietà e vicinanza. Non consentiremo che questa giornata di memoria  e partecipazione venga offuscata da quanto accaduto ne’ che, peggio, ciò venga strumentalizzato politicamente da chi, proprio sfruttando l’eco del 25 aprile e oltremodo disturbato dall’ottima riuscita della giornata, intende ancora una volta trovare “sponde”  per  sviarne il potente messaggio e tradirne i sani principi e valori storici. Il 25 aprile è una festa che merita onore e rispetto”.