Irruzione al Carrefour, prime identificazioni

Prime persone identificate per l’irruzione al Carrefour ai Quattro Cantoni avvenuta nella giornata del 25 aprile.
L’AQUILA – La Digos identifica i primi partecipanti al “blitz” al Carrefour ai Quattro Cantoni. Rischio denunce per violenza privata.
Voleva essere un “flashmob“, come dichiarato da alcuni manifestanti, ma si è trasformato in qualcosa di più “complicato”, il “blitz” al Carrefour ai Quattro Cantoni, a margine delle manifestazioni del 25 aprile. Come raccontato dal titolare del punto vendita, che ha già annunciato denuncia, una ventina di giovani sarebbero entrati nel negozio “muniti di striscioni e oggetti non identificati sporcati di ‘sangue'”, il che sostanzialmente corrisponde alla versione degli stessi manifestanti che hanno parlato di aver “simulato un corteo funebre da piazza IX Martiri con sudari e bandiere in favore della Palestina e in testa un cartello con scritto ‘Stop al genocidio’“. A un certo punto le versioni però divergono. “Siamo poi entrati nel Carrefour, ma ci siamo limitati a un semplice flashmob“, sostengono i manifestanti, mentre per il titolare si è trattata di “interruzione di pubblico esercizio” con “aggressioni verbali”: “Ho ritenuto giusto invitare il corteo a manifestare in un luogo adeguato e non all’interno di un esercizio pubblico. Tuttavia, loro si sono bloccati, impedendo l’uscita ai clienti e bloccando l’attività. Questo atto costituisce un’interruzione di pubblico esercizio. A quel punto, consapevole che tutto fosse registrato dalle numerose telecamere e dai tanti testimoni, ho invitato nuovamente tutti a uscire e ho contattato le forze dell’ordine“. In questo momento sarebbe volata qualche parola di troppo. Ad ogni modo, a quel punto i manifestanti si sono dispersi, senza ulteriori problemi, ma naturalmente sono state avviate le indagini del caso, che hanno portato all’identificazione da parte della Polizia dell’Aquila delle prima persone, circa una decina, che, come riporta Il Centro, potrebbero rischiare l’accusa di violenza privata aggravata o quella appunto di interruzione di pubblico esercizio, come ipotizzato dal titolare.