Global Conference di Kobe, il modello L’Aquila presentato al mondo

28 aprile 2025 | 11:38
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Global Conference di Kobe, il modello L’Aquila presentato al mondo

Alla Global Conference di Kobe il sindaco Biondi ha illustrato l’azione dell’Aquila nell’emergenza e nella ricostruzione post-sisma

Global Conference di Kobe in Giappone, il modello L’Aquila sulla ricostruzione illustrato a un pubblico internazionale di amministratori ed esperti. All’evento la città dell’Aquila è l’unica rappresentante del nostro Paese.

La città dell’Aquila sta partecipando, come unica rappresentante italiana, alla Global Conference of Disaster Risk Reduction and Regeneration of Cities, in corso a Kobe, in occasione del trentennale del sisma che la colpì tragicamente nel 1995. Della delegazione aquilana, oltre al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, fanno parte il titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila (USRA), Salvo Provenzano, e il titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione del Cratere (USRC), Raffaello Fico.

Alla conferenza, che ha riunito sindaci e amministratori da città di tutto il mondo — tra cui Kitchener (Canada), Glasgow (Regno Unito), Columbia (USA), Strasburgo (Francia), Heidelberg (Germania), Braga (Portogallo), Saitama (Giappone) — Biondi ha portato l’esperienza aquilana nella gestione dell’emergenza e nella ricostruzione post-sisma, parlando, nella sessione plenaria, a un pubblico composto da funzionari governativi e locali giapponesi.

Nella giornata di ieri 27 aprile, il sindaco e i titolari degli uffici speciali hanno avuto l’occasione, insieme agli altri speaker, di visitare il memoriale dedicato al grande terremoto di Hanshin-Awaji e di osservare le iniziative organizzate per aumentare la consapevolezza del rischio, promosse soprattutto tra i bambini. Nel tardo pomeriggio, invece, si è tenuto il meeting di presentazione delle delegazioni in cui il primo cittadino, ospite del sindaco di Kobe, Kizō Hisamoto, è stato invitato a intervenire con un saluto. Nel corso della breve cerimonia Hisamoto ha ricevuto il sigillo della città dell’Aquila, quale segno di amicizia e considerazione reciproca.

Stamani, la sessione plenaria. Biondi ha avuto modo di illustrare il contesto del territorio, fornire dati sull’emergenza e sulla ricostruzione e specificare i quattro pilastri su cui poggia la rinascita: innovazione, formazione, cultura e turismo. È stata l’occasione anche per raccontare l’esperienza del riuso del patrimonio immobiliare post sisma con i progetti di rigenerazione in attuazione, riscuotendo grande apprezzamento da parte delle delegazioni internazionali, invitate all’Aquila per l’anno della cultura.

Rispondendo alle domande degli esperti, Biondi ha spiegato come “in un contesto complesso, come quello del 2009, sono stati i sindaci a prendersi la responsabilità di guidare le comunità, affrontando difficoltà, facendo errori, ma anche correggendoli. Oggi possiamo dire che quanto realizzato all’Aquila rappresenta un’esperienza unica di gestione integrata dell’emergenza e della rigenerazione urbana, un modello che può essere utile anche ad altre città nel mondo”.

“Un’importante occasione di confronto e condivisione con altri Paesi che, come noi, hanno vissuto situazioni di vulnerabilità ed emergenza. Portare la nostra esperienza nella gestione delle conseguenze del sisma è stato non solo un momento di scambio istituzionale, ma anche di profondo valore umano, in una città simbolo come Kobe, capace di trasformare la memoria del dolore in una straordinaria cultura della prevenzione e della crescita collettiva.

Un sentito ringraziamento al sindaco Hisamoto per la calorosa ospitalità e per averci dato l’opportunità di raccontare il percorso di rinascita della nostra comunità”, hanno sottolineato Provenzano e Fico.

“Essere stati invitati a Kobe, ospiti di questa municipalità – ha concluso Biondi – è non solo diffondere la nostra storia di rinascita, ma anche intrecciarla a quelle di altre città del mondo, costruendo nuove reti di collaborazione e portando L’Aquila su una scena internazionale sempre più rilevante che ha davvero gli occhi puntati su di noi”.

La Global Conference è stata anche l’occasione per salutare Filippo Manara, console d’Italia a Osaka. Al termine dei lavori della giornata , è stata condivisa e sottoscritta anche la “Kobe Global Conference Declaration”, un documento che impegna le città partecipanti a rafforzare la resilienza urbana, promuovere la cooperazione internazionale e sviluppare strategie comuni di prevenzione e ricostruzione.

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