Sanità Abruzzo: nelle casse oltre 60 milioni di euro

Pescara, 4 apr 2012 – La sanità abruzzese ha un avanzo di bilancio pare a poco meno di 61 milioni di euro. Il dato è emerso dal tavolo di monitoraggio che ha certificato per l’anno 2011 un risultato storico: «E’ la prima volta – ha dichiarato estremamente soddisfatto il Commissario ad acta, Gianni Chiodi – dopo l’eccezionale risultato del pareggio conseguito lo scorso anno, che il bilancio della sanità dell’Abruzzo fa registrare un segno positivo di questa grandezza. L’obiettivo per il quale abbiamo lavorato con grande rigore e grande responsabilità è stato colto per consegnare ai cittadini abruzzesi una sanità ai livelli delle regioni più virtuose e al sistema economico regionale la possibilità di competere con risorse nuove».
Concorrono all’avanzo finanziario di 60 milioni, oltre ai 5 di utile, le coperture fiscali. Durante i lavori del Tavolo è stata affrontata anche la questione relativa all’impugnativa del Governo verso la norma della Regione Abruzzo che impegnava somme libere derivanti dal bollo auto e dall’accise sulla benzina. «Abbiano spiegato al Tavolo governativo – ha aggiunto il Presidente – che dal nostro punto di vista, non avendo più nessun deficit e non avendo da anni contratto nuovi debiti, non aveva senso tenere accantonate somme disponibili».
Il Tavolo ha assicurato che la questione potrà essere oggetto di una più puntuale analisi, alla luce della nuova realtà contabile della Regione Abruzzo, e solo dopo che, nel mese di giugno, i dati saranno confermati dai bilanci consuntivi delle Asl.
«Il prossimo obiettivo – ha concluso il Presidente – è quello di ridurre le addizionali fiscali che gli abruzzesi sono costretti a pagare dal 2007, a causa della dissennata gestione del sistema sanitario, operata dalla precedente amministrazione». Sui risultati del tavolo di monitoraggio il Presidente convocherà per la prossima settimana una conferenza stampa.
Al tavolo di monitoraggio, costituito dal Ministero della Salute, dell’Economia e dalle Regioni, erano presenti, accanto al commissario Chiodi, l’assessore al Bilancio, Carlo Masci, il subcommissario, Giovanna Baraldi, e le direttrici regionali Maria Crocco (Sanità) e Filomena Ibello (Bilancio).
PD, ALLORA CHIODI RIDUCA TASSE A IMPRESE E DIPENDENTI – «Dopo la certificazione dell’avanzo di bilancio speriamo non arrivi la stangata della mobilita’ passiva, che verra’ conteggiata solo successivamente e che ci auguriamo non abbia le stesse drammatiche cifre del 2010, quando il costo degli abruzzesi costretti a emigrare per farsi curare e’ arrivato a 68 milioni di euro. Ora tuttavia, se Chiodi se la sente di festeggiare, faccia sorridere anche gli abruzzesi: riduca le tasse per le imprese e i lavoratori dipendenti».
Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci. «Gli abruzzesi in piena recessione non possono piu’ sopportare la condizione di regione piu’ tartassata d’Italia – dice Paolucci – e per questo Chiodi non faccia trascorrere troppo tempo. Ma intanto Chiodi ha anche il dovere di dare una risposta al diritto degli abruzzesi ad un sistema sanitario pubblico: porti in Consiglio regionale le cifre, discuta del Piano sanitario, coinvolga gli operatori sulla rete di emergenza-urgenza. Non si puo’ tollerare che in nome dei numeri migliaia di cittadini vengano privati dei servizi basilari della sanita’ pubblica».
DI STEFANO (PDL): OTTIMO RISULTATO, SINISTRA DEMAGOGICA- «Mentre il Ministero della Salute avalla un risultato eccellente, come quello di un avanzo in bilancio così ingente, nel capitolo sanità, certificato oggi dal tavolo di monitoraggio costituito dal Ministero stesso, c’è chi continua quotidianamente a chiedere, come in una litania trita e ritrita, le dimissioni di Chiodi» E’ quanto afferma il Senatore PdL Fabrizio Di Stefano, sul certificato avanzo di oltre 60 milioni di euro per il settore sanità regionale.
«Un successo che conferma il duro impegno che la Giunta regionale ha profuso, nel raggiungere questo importante obiettivo. Ancora una volta, però, dobbiamo al contempo registrare l’incongruenza di certa sinistra, che asserisce che la maggioranza non solo non sarebbe in grado di sostenere una qualsiasi azione riformatrice, ma anche che, la sanità registrerebbe solo fallimenti. Questo risultato sarebbe fallimentare? Più riformatrice di un avanzo di bilancio in un settore che la sinistra aveva contribuito a mandare sull’astrico, cosa c’è?. E’ evidente – conclude il Senatore – e di questo me ne spiaccio, che l’opposizione spera inutilmente nei fallimenti della Giunta regionale, continuando a fare demagogiche e fasulle campagne mediatiche».
MASCITELLI (IDV): I BILANCI DELLA SANITA’ NASCOSTI E TAROCCATI- «Il governatore Chiodi ha una interpretazione del tutto personale del suo ruolo di Commissario ad acta che non ha precedenti in nessuna altra regione d’Italia. La Puglia ed il Piemonte, ad esempio, pur avendo sottoscritto i Piani di Rientro, hanno evitato di ricorrere al commissariamento e tutti gli atti sono all’insegna della massima trasparenza e pubblicità. Non è così nella nostra regione dove la stessa Agenzia Sanitaria Regionale è all’oscuro dei processi di budget e di contabilità sanitaria». Questo è il commento del senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell’IdV, sulle ultime dichiarazioni del Presidente Chiodi in materia di sanità.
«L’unica informazione che piace a Chiodi – continua Mascitelli – è quella di poter comunicare i titoli dei presunti pareggi di bilancio nei conti della sanità, senza fornire nessuna completa documentazione a sostegno delle sue dichiarazioni, accessibile a chi ha il ruolo istituzionale di svolgere una funzione di controllo, in violazione anche con quanto espressamente previsto nel Programma Operativo 2010. Il risultato è che nelle pieghe del presunto pareggio si possono nascondere molti artifici contabili. Oltre alle spese non conteggiate della mobilità passiva, il cui conto slitta in media a due anni dopo, si aggiungono le risorse per la medicina di base disposte con delibera Cipe e non utilizzate a pieno per dirottarle sul disavanzo, e poi i 47 milioni dell’assicurazione privata del San Salvatore dell’Aquila che sono stati utilizzati per il ripiano dei deficit della Asl, o le risorse sottratte ai fondi Fas e che dovrebbero essere reintegrate secondo gli impegni presi, o per non parlare dei 250 milioni di euro promessi per i nuovi ospedali e svaniti nel nulla».
«Il dato di fondo è che hanno provveduto soltanto ai tagli di spesa su servizi e reparti ospedalieri, in assenza di riforme strutturali contestuali negli altri settori della sanità, per cui la eventuale riduzione delle maggiori tasse sarà fatta, quando sarà fatta, solo a scopi elettoralistici, in quanto non appena si farà a meno dei 129 milioni di maggior gettito tributario, i conti della sanità confermeranno subito un nuovo deficit. Non so Chiodi – ha concluso il senatore – a quale studio commerciale abbia fatto pratica, ma dovrebbe sapere che i bilanci della sanità vanno letti e analizzati nel rapporto complessivo costi/benefici, che è cosa completamente diversa dai parametri che hanno presentato al tavolo del Ministero dell’Economia».