724ª perdonanza celestiniana

Premio Rotary alla Comunità Sant’Egidio

Il Premio Rotary Perdonanza 2018 alla Comunità di Sant'Egidio.

Per l’edizione 2018 il Premio Rotary Perdonanza è andato alla Comunitá di Sant’Egidio.

Da sedici anni a questa parte il Rotary Club dell’Aquila conferisce il premio Rotary Perdonanza a personalità ed  enti che si sono distinti nel campo della cultura e della filantropia. Quest’anno il Premio è stato assegnato alla Comunità di Sant’Egidio che da cinquant’anni si  impegna nel promuovere la pace, la solidarietà, il dialogo interreligioso e l’assistenza ai più sfortunati senza operare distinzioni di alcun tipo. Il riconoscimento è stato conferito questa mattina presso l’Auditorium del Parco, alla presenza delle autorità e dei rappresentanti dei club Rotary L’Aquila e Rotary L’Aquila Gran Sasso.

“Gli ideali rotariani e quelli celestiniani vanno di pari passo con i principi su cui, cinquanta anni fa, è stata fondata la Comunità di Sant’Egidio. – ha affermato il professor Fabio Redi, presidente della commissione Rotary Perdonanza – Il perseguimento della pace e della fratellanza, la condanna della violenza e l’aiuto ai più bisognosi sono principi in cui il Rotary Club trova costante ispirazione, siamo quindi onorati di poter conferire il Premio Rotary Perdonanza 2018 alla Comunità di Sant’Egidio con cui condividiamo intenti e valori fondativi”. Il Premio è stato ritirato dal dottor Cesare Zucconi, segretario generale della Comunità di Sant’Egidio: “Mezzo secolo fa, quando fondammo la Comunità, in pochi credevano in noi, fu un gesto audace come lo fu la scelta di Celestino V di rivolgere un messaggio di pace al mondo appena prima di rinunciare al pontificato. Ringraziamo il Rotary Club dell’Aquila, che insieme a noi fa propri i valori celestiniani, e ribadiamo la volontà di andare avanti per riaccendere la speranza in chi, in Italia e nel mondo, pensa di averla perduta”.

rotary perdonanza

L’opera di bene della Comunità di Sant’Egidio iniziò nel lontano 68 ed ancora oggi rimane di esempio per tutti coloro che, davanti alla sofferenza del prossimo, scelgono di non voltarsi dall’altra parte. La voce della Comunità è tanto autorevole quanto sono inequivocabili i meriti che in questi cinquanta anni ha conseguito agli occhi del mondo intero. Nata per assistere i dimenticati delle borgate romane oggi è presente in settanta paesi portando il proprio aiuto nelle zone più martoriate del mondo: in Africa, Medio Oriente, sud America.  È stato per merito della Comunità che il 4 ottobre di 26 anni fa fu firmata a Roma la pace per il Mozambico, furono necessari più di due anni di lunghe e laboriose trattative per porre fine alla crudele guerra civile che dilaniava il paese africano. Quel giorno la Comunità riuscì dove le Nazioni Unite avevano fallito meritandosi l’appellativo di ONU di Trastevere.

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