I consumi d’acqua nel periodo in cui il Coronavirus ci costringe tra le mura domestiche, fanno scattare l’allarme siccità. Fabrizio Ajraldi, Presidente Gran Sasso Acqua SPA, fa il punto della situazione e invita gli utenti ad un comportamento consapevole.
«Siamo in un momento in cui non ci possiamo permettere un uso della risorsa che vada a dispersione».
La risorsa in questione è quella idrica e l’invito all’uso consapevole e parsimonioso dell’acqua arriva direttamente dal Presidente della Società Pubblica di Gestione Gran Sasso Acqua, Fabrizio Ajraldi.
Già nel nostro articolo di ieri sull’aumento del 30% consumo d’acqua nella Marsica, avevamo annunciato i timori del Consorzio Acquedottistico Marsicano, di cui si era fatta portavoce Manuela Morgante. Proprio la Presidente del Cam aveva dettato una serie di accortezze al fine di ridurre i consumi eccessivi e assicurare le risorse necessarie per il futuro.
Oggi il campanello d’allarme arriva dall’aquilano. Uffici chiusi alla GSA, mentre si continua a lavorare alla manutenzione delle reti idriche.
Coronavirus, consumi aumentati e scarse precipitazioni nevose peggiorano la situazione
Il dato che salta agli occhi è quello relativo alla portata dell’acqua che sgorga dalla bocca del Gran Sasso.
«Nello stesso periodo dello scorso anno – come dichiarato da Fabrizio Ajraldi nel corso di un’intervista trasmessa dal TG3 a cura di Alberto Orsini – fuoriuscivano circa 560 litri/secondo. Ad oggi registriamo una misurazione pari a 460 litri/secondo, con una sostanziale diminuzione di 100 litri/secondo. La ragione è da ricercare nelle scarse precipitazioni, e quindi dello scioglimento di un minor manto nevoso, che hanno comportato un alleggerimento della faglia».
Sono giorni particolari, in cui ci viene chiesto di lavare spesso le mani e tenere pulita la casa. Ecco perché è importante cercare di fare un uso consapevole della risorsa idrica. In caso contrario, restasse questo il trend di consumo, potremmo arrivare alla stagione estiva col rischio reale di siccità.