Obesità, rischi cardiovascolari e i rischi legati a una cattiva alimentazione. Ne parliamo a #pilloleabruzzo con il cardiologo e cardiochirurgo teramano Ugo Minuti, in forze presso l’ospedale Mazzini di Teramo.
Il dottor Ugo Minuti, originario di Civitella del Tronto (Teramo), dopo il Liceo, si trovò davanti a un bivio e alla fine scelse la facoltà di Medicina, frequentata all’Aquila, senza però mai abbandonare la musica, sua grande passione, che in qualche modo gli è stata di supporto, soprattutto emotivo, per cercare di diventare un buon medico. Avremo modo di parlare di questa grande passione; oggi invece con il dottor Minuti affrontiamo il problema dell’obesità, i rischi che la collegano alle principali malattie cardiovascolari e il cibo, fil rouge tra le due.
![Ugo minuti](https://www.ilcapoluogo.it/photogallery_new/images/2022/03/generico-marzo-2022-112269.jpg)
“La probabilità di sviluppare patologie del sistema cardiovascolare aumenta per ogni anno vissuto con l’obesità. Avere peso in grande eccesso per diversi anni può compromettere seriamente la salute di arterie e coronarie in età adulta, aumentando del 2-4% il rischio di aterosclerosi, infarti e ictus”, spiega il dottor Minuti.
Il legame tra obesità e malattie cardiovascolari, invece, è noto: “Ipertensione, ipercolesterolemia e trigliceridi alti sono alcuni fattori di rischio per l’infarto, frequentemente riscontrati in chi è sovrappeso”. È importante quindi intervenire da subito, fin dalla tenera età. “Bisogna arginare assolutamente l’obesità infantile. Un fenomeno sempre più dilagante. Il sovrappeso predispone a un continuo accumulo di chili che, in alta percentuale, sfocia nell’obesità con gli anni, per questo è importante intervenire tempestivamente. Un abbona dieta intesa come alimentazione equilibrata non fa bene solo al corpo”.
Malattie cardiovascolari: quando il cibo diventa ossessione
Il cibo come un compensativo, una “coccola” irrinunciabile come è stato in questi due anni caratterizzati dall’isolamento e dalle chiusure. Mangiare per riempire dei vuoti e non lo stomaco, senza pensare ai rischi collegati a una cattiva alimentazione. “Spesso si mangia non per appagare la fame, ma qualche altro bisogno che abbiamo dentro e che sentiamo essere insoddisfatto. Dimagrire e stare in forma passa in primis dalla testa: quando non si riesce a iniziare una dieta bisogna innanzitutto fermarsi un attimo e cercare di capire perchè. In questo caso sarebbe fondamentale farsi aiutare da professionisti competenti e iniziare ancora prima di una sana alimentazione un percorso con un terapeuta”.
Come affrontare la propria relazione con il cibo? Lo scopriamo nell’intervista integrale a Ugo Minuti
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