Grandangolo

Elezioni L’Aquila, Stefania Pezzopane: “Bisogna saper perdere, ora nuova fase per il Pd”

Stefania Pezzopane ospite di Grandangolo analizza i risultati delle elezioni L'Aquila. "Non mi aspettavo un dato tanto basso dal Pd, ci sono difficoltà: ora apriremo una nuova fase. Perché dimettermi dal Consiglio? Sarebbe gesto vile".

Post elezioni L’Aquila, Stefania Pezzopane ospite di Grandangolo. “Facile salire sul carro dei vincitori, bisogna saper perdere. Il centrodestra, in 5 anni, ha utilizzato tutte le leve del potere. Per il Pd ora si apre una nuova fase”. 

L’analisi sul risultato deludente delle elezioni comunali L’Aquila 2022 di Stefania Pezzopane ai microfoni del direttore David Filieri, nello spazio politico di Grandangolo. Stefania Pezzopane parte dall’esito delle amministrative e dalla vittoria al primo turno di Biondi. “Il sindaco uscente, Pierluigi Biondi, è stato riconfermato con un consenso importante. Oltre il 54% delle preferenze sulla sua persona, mentre le liste che hanno sfiorato addirittura il 60%. Non era mai accaduto che tra l’area progressista – complessivamente intesa – e la destra ci fossero 20 punti di distacco. Un dato dal quale bisogna ripartire e rimettersi a lavorare. Logico che quando si vince si salga sul carro del vincitore. Tuttavia, quando si perde bisogna accettarlo e saper perdere. Inoltre, poiché si deve tornare a vincere, l’analisi deve essere razionale e in parte spietata”, spiega, in riferimento anche alle polemiche accese che ci sono state nel centrosinistra, in particolare proprio tra le fila del Pd.

“Credo – continua Stefania Pezzopane nella sua analisi – che il risultato di 5 anni fa di Biondi, che ai tempi fu sorprendente, sia stato capitalizzato in questo arco di tempo, anche in virtù delle elezioni regionali che sono state nel mezzo. Rispetto ai dati del 2017, quindi, c’è stata una generale salita confermata anche dalle regionali del 2019. Il lato centrosinistra non è invece riuscito a superare una divisione che ci ha penalizzato e che abbiamo pagato“. “Biondi – prosegue – vince nel 2017 dicendo di voler rompere un meccanismo, ma lui ne ha proposto un altro. Lo vogliamo chiamare sistema di potere? Rete? Destra al potere? Come lo si voglia chiamare, ciò che è indubbio è che il centrodestra in questi anni ha utilizzato tutte le leve del potere, senza nasconderlo. Penso alle istituzioni culturali, alle associazioni sportive, al sistema della ricostruzione…questo è uno degli elementi che contribuisce a spiegare questo risultato. D’altra parte, è chiaro che il centrodestra sia cresciuto anche per le nostre debolezze e divisioni”. 

Il crollo del PD.
“Il Pd è in difficoltà. Adesso sarà necessario aprire porte e finestre per fare entrare nuove persone, rinnovare il gruppo dirigente e dando spazio ai giovani. Nei prossimi giorni eleggeremo un nuovo gruppo dirigente che dovrà iniziare una nuova fase. Noi saremo pronti ad aiutarli. Francamente non mi aspettavo che il sostegno del Pd fosse così debole: è chiaro che, quindi, in questi 5 anni ci siamo impoveriti e le cause di tutto questo devono essere individuate e superate. Dal Pd di 5 anni fa uscì una personalità come Americo Di Benedetto, portando con sé un gruppo importante. Questo fatto ha creato una falla che non siamo mai riusciti a ricucire. Anzi, per noi si è aperta sempre più una fase di emorragie, che adesso deve necessariamente finire”. 

La scelta di restare in Consiglio comunale a L’Aquila.
Il Pd si è riunito e c’è stata una tutta discussione e a nessuno è venuto in mente di porre la questione relativa alle mie dimissioni dal Consiglio comunale dell’Aquila. Quando ci si candida, se vinci sei sindaco, se perdi diventi consigliere comunale d’opposizione. Perché fare altri ragionamenti? Comportandosi in questo modo si svilisce sia la battaglia politica che c’è stata sia le stesse istituzioni. A me è stata data la responsabilità di stare all’opposizione, considererei quindi un gesto di viltà quello di dimettermi. Ho voglia di condurre una battaglia politica, per rappresentare chi ha sostenuto il mio progetto. Ritengo sia mio dovere affrontare le questioni in Consiglio comunale, dialogare con il sindaco: del resto svolgo un ruolo importante in Parlamento e vorrei poter essere a disposizione della città, anche se dalle sedute dell’opposizione. Voglio ridare forza al centrosinistra, auspicando che ci siano nuove energie”. 

L’intervista completa di Stefania Pezzopane a Grandangolo.

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