Cantieri dell'immaginario

Neri Marcorè a L’Aquila, “Una città viva e bellissima”

Neri Marcorè sold out a L'Aquila per i Cantieri dell'Immaginario con "Le mie canzoni altrui": "È bellissimo essere qui, per un festival che sa di rinascita".

“L’Aquila è una città bella e viva, da marchigiano posso comprendere perfettamente le ferite che ancora non si reemarginano, poi ci sono festival bellissimi come I cantieri dell’Immaginario che sono la dimostrazione di quanto sia importante pensare alla ripartenza”. Così, Neri Marcorè, intervistato dal Capoluogo, prima di salire sul palco dei Cantieri dell’Immaginario con “Le mie canzoni altrui”, appuntamento che ha registrato il tutto esaurito.

Un repertorio ondivago e vasto – ha offerto quasi due ore di buona musica – per una selezione elaborata più seguendo assai più il cuore che la mente. Ma interpretata con grande calore e bella sincerità. “Mi emoziono sempre quando canto, mi piace perchè non coinvolge solo me, ma anche il pubblico – ha detto Neri Marcorè. “Le mie canzoni altrui” è un concerto che spazia nel mondo dei cantautori italiani e stranieri, dal folk al pop, inanellando pezzi noti e meno noti che in qualche modo rappresentano la sua formazione musicale, legata a esperienze di vita personali o semplicemente al piacere di coinvolgere il pubblico nella condivisione di un patrimonio musicale comune. Sul palco con lui, voce e chitarra, l’amico polistrumentista Domenico Mariorenzi (pianoforte, chitarra acustica, bouzouki, armonica).

Neri Marcorè

Neri Marcorè si sente più cantante o attore: quale di questi ‘vestiti’ indossa alla perfezione? “Mi piacerebbe e essere tutto: amo sia salire sul palco di un teatro, che calarmi in un personaggio o cantare ua canzone. In questo, ‘Le mie canzoni altrui’ è un viaggio attraverso la musica di tutti, canto canzoni altrui o mie nostre perché appartengono alla musica italiana”, ha detto nell’intervista al Capoluogo.

L’intervista del Capoluogo a Neri Marcorè

“Le mie canzoni altrui”, il minitour di Neri Marcorè partito nell’estate 2019, si era fermato a causa dell’emergenza sanitaria per il Covid-19, fermando l’avventura del cantante/attore/presentatore/imitatore marchigiano e dei suoi amici di viaggio. Uno spettacolo che, anche a L’Aquila, ha raccontato i primi passi mossi su un palco da Neri Marcorè molto prima di diventare attore e conduttore sono legati alla musica, una passione mai sopita che negli ultimi 10 anni ha preso linfa e corpo. Produzioni teatrali come “Un certo signor G”, “Beatles Submarine” e “Quello che non ho” e concerti di varia natura e formazione lo hanno portato a frequentare con crescente assiduità il repertorio di Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Gianmaria Testa e altri apprezzati artisti.

I Cantieri dell’Immaginario, arriva Neri Marcorè con “Le mie canzoni altrui”

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