San Gerardo di Brogne per la rubrica “Tutti i Santi giorni” del 3 ottobre.
Il 3 ottobre si ricorda San Gerardo di Brogne. San Gerardo nacque a Stave, in Belgio, intorno all’890. Diverse sono le fonti documentarie che parlano della sua vita e attività: la Vita Gerardi – la cui versione attualmente conosciuta fu redatta nel 1074-75 – è basata sulla Translatio S. Eugenli, redatta probabilmente nel X secolo, forse tra il 935 e il 937. Secondo la leggenda, era figlio di Sancio, proprietario di territori tra la Sambre e la Mosa, e da parte di madre era forse nipote del vescovo Stefano di Liegi. In giovinezza fece mostra di rare qualità morali e fisiche e si dedicò a una brillante carriera come cavaliere al servizio del conte Berengario. Si narra che un giorno, rientrando da una battuta di caccia, entrò nella chiesa di Brogne e, volendo assistere alla messa, chiese di un sacerdote; nell’attesa cadde addormentato. In sogno vide San Pietro passeggiare attorno a una piccola chiesa, invitarlo a costruire un oratorio e a farvi arrivare le reliquie di Sant’Eugenio, martire di Toledo. San Gerardo si recò così presso il priorato di Deuil, dove, nell’agosto del 919, ricevette le reliquie del Santo, insieme a diversi oggetti, qualche manoscritto, un altare portatile, che traslò nel convento da lui fondato a Brogne. Il duca Gisleberto di Lorena, essendo venuto a conoscenza della fama di Gerardo, lo chiamò per riformare l’abbazia di San Ghislano, fondata nel VII secolo sul luogo dove era la cella di un santo: distrutta durante le invasioni normanne e poi abbandonata, nel 930 vi furono ritrovate le reliquie del fondatore. Per molti anni San Gerardo continuò la sua opera di riforma di molti monasteri in giro per l’Europa percorrendo la Lotaringia e la Fiandra, restaurando e riformando una dozzina di conventi. Morì a Brogne il 3 ottobre 959. Il culto attorno alla sua figura risale al 1131 e Brogne, oggi Saint-Gérard, divenne rapidamente un luogo di pellegrinaggio. Nell’arte, è raffigurato con l’abito benedettino.
