Attualita'

Festa della mamma, dalle origini ai giorni nostri

Il contributo di Nando Giammarini sulla festa della mamma, dalle origini ai giorni nostri.

Il contributo di Nando Giammarini sulla festa della mamma, dalle origini ai giorni nostri.

La festa della mamma che Italia ed in altri Paesi si festeggia la seconda domenica di maggio, vuole dimostrare l’amore puro e disinteressato che coinvolge tutte le mamme. Celebrare la particolare e importante ricorrenza è una tradizione di origini antichissime che affonda le sue radici in ogni civiltà. Sebbene ciascun “angelo del focolare” abbia il suo personale modo di rapportarsi ai propri figli e di interagire con loro nel dimostrare quel sentimento forte, indissolubile che va oltre il confine della vita. Una giornata totalmente dedicata alla persona che ci ha messi al mondo e si è, da sempre, prodigata per il bene dei figli facendo in modo che, sereni e tranquilli, crescessero in un clima d’amore, affetto e attenzione. In quel calore familiare ove ognuno di noi ha trovato serenità e sicurezza. Traendone i migliori benefici nel corso dell’esistenza.
Alcune fonti storiche riportano che la festa della mamma nacque nel 1900, negli Stati Uniti, ad opera di Anna Jarvis. Fu sua madre, infatti, che per prima propose il Mother’s Day per riflettere sull’inutilità della guerra, partendo dal dolore di tutte le altre che non videro mai più i loro figli tornare dal fronte e si prodigò, riuscendoci, per proporre l’istituzione di una giornata per festeggiare tutte le mamme. Nel 1907, in seguito della scomparsa della genitrice, Anna continuò imperterrita la battaglia per raggiungere e consolidare l’importante obiettivo. Fu lei che scelse come simbolo, della speciale ricorrenza, il fiore preferito dalla madre: il garofano bianco.
Nel nostro Paese, la prima giornata dedicata alla mamma risale all’epoca fascista. La giornata della madre e del fanciullo, così si chiamava allora, voleva premiare le donne che facevano più figli. Tale ricorrenza ricadeva, al tempo, alla vigilia di Natale, il 24 dicembre. Attualmente tante cose sono cambiate, a partire dalla società, così come il ruolo femminile e il concetto stesso di maternità. Con la festa la mamma oggi si celebra l’affetto, la cura e l’amore incondizionato e inclusivo verso il nucleo famigliare: prima forma di organizzazione sociale. Era la seconda domenica di maggio del 1957, quando – Don Otello Mignosi, di cui quest’anno ricorre il ventisettennale della scomparsa – in una  celebrazione eucaristica nella frazione di Tordibetto d’Assisi diede  l’avvio alla Festa della Mamma, con lo scopo di celebrare il valore  della figura simbolo dell’apertura alla vita, valorizzandone  al contempo il ruolo e la funzione sociale di primaria importanza in ogni contesto famigliare. Storicamente parlando possiamo tranquillamente affermare che “la mamma è la nostra ancòra nel mare della vita, la nostra salvezza nei momenti più bui”. La festa della mamma si celebra con date e modalità diverse nei vari paesi del pianeta terra, ma con la voglia universale di ringraziarla per tutto quello che, insieme alla vita, ci ha donato incondizionatamente. Giustissimo quindi, quasi un doveroso riconoscimento per la parte femminile della società, omaggiare le madri nel maggio odoroso poiché questo è il mese delle rose e della Madonna: la madre di tutti.
Ma veniamo ai giorni nostri, nell’epoca di Facebook e di internet: vediamo cosa significa essere mamme oggi. Persone, ancor prima che donne, attive sui vari fronti alle prese tra le esigenze dei figli piccoli e la gestione del nucleo familiare, intente a fare i conti con il lavoro ed una quotidianità in continua evoluzione. Anche sotto il profilo della propria vita: frenetica e disorientante. In poche parole donne alle prese con una vasta problematica quotidiana che non rinunciano alle loro aspirazioni. Insomma mamme silenti ed operose. Sono persone che a costo di duri sacrifici riescono a giostrarsi, talvolta con veri e propri slalom, per trovare un valido compromesso tra le tante attività del lavoro ed i vari impegni. Le madri del 2023 non escludono le identità, che esulano dal loro ruolo casalingo e materno, ma gestiscono con cura le proprie esigenze personali generando innovativi stili di vita. Sicuramente il risultato dei tempi in rapida trasformazione dovuti anche alla giusta e sacrosanta emancipazione femminile per cui, al di là dell’esigenza di avere un secondo stipendio, quindi autonomia economica, esse avvertono il bisogno di coltivare una propria sfera professionale, intellettuale e sociale. Ogni mamma è una donna forte e coraggiosa che si disbriga in mezzo a mille problemi quotidiani di diversa natura, non ultimo quello della maternità, che sebbene riconosciuta quale importantissima funzione sociale verso un evento bellissimo come la nascita di un figlio, comporta ulteriori carichi di lavoro.La madre, nella sua accezione antica, originaria ed eterna, è un punto di riferimento per la vita, senza esitazione alcuna, simbolo di affetto incondizionato. Tante mamme sono presenti, ossessivamente presenti, a distanza tipo le tante donne migranti che lasciano i figli nel paese d’origine come capita alle nostre collaboratrici domestiche le badanti, lontane da loro fin quando il sogno del ricongiungimento familiare non riesce ad avverarsi. E sono quelle che soffrono decisamente di più. Analoga situtuazione di sacrificio e sofferenza vivono le mamme che svolgono la propria attività in agricoltura. Una categoria per tutte le mondine che si spezzano la schiena nelle risaie ed alle tante mamme che, con i figli in braccio si recano a lavorare la terra. A loro, alla loro forza di sacrificarsi per garantire un futuro ai propri figli, la mia stima, e ammirazione. In conclusione di questo articolo vorrei rivolgere un pensiero ed un saluto, commosso e riverente, alla memoria di tutte le mamme che sono andate avanti lasciando nella sofferenza e nel dolore tante famiglie e soprattutto tanti bambini in tenera età. Dedico questo articolo alla memoria di una donna, suocera di un carissimo amico,che ci ha lasciati recentemente nei cui confronti,fin da quando ebbei il piacere e l onore di conoscerla, ho nutrito sentimenti di stima, rispetto e simpatia. A seguire una poesia in ottava rima quale omaggio a tutte le mamme del mondo.

Poesia per tutte le mamme

Curva negli anni indefiniti
ogni mamma riattizza il suo fuoco
Ricordo di una storia e di tempi passati
Mentre la brace si consuma a poco a poco.
Come libri rimasti invenduti
dal tempo ingialliti in ogni loco
la mamma è risaputo da splendore
di ogni campo è sempre il più bel fiore.

Dona la sua vita con amore
Ai figli fin dal primo vagito
Il suo volto è pieno di splendore
Ogni bimbo ha sempre accudito.
In questo maggio odoroso porta chiarore
Conosce ogni preghiera a menadito
Può dar tanto calor qualsiasi fiamma
ma molto di più ne dona ogni mamma!!!

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