Cronaca

Condannato a 3 anni 2 mesi preferisce il carcere all’affidamento in prova

Un giovane dei Sulmona ha scelto di scontare una condanna a 3 anni e 2 mesi in carcere invece dell'affidamento in prova ai servizi sociali.

A un 30enne di Sulmona nei giorni scorsi era stata notificata l’ordinanza di sospensione della pena per un cumulo di due condanne, ma ha preferito il carcere all’affidamento in prova ai servizi sociali.

Il giovane era stato condannato in via definitiva e gli era stata notificata un’ordinanza di sospensione della pena definitiva di 3 anni e 2 mesi di reclusione per 2 condanne. “Meglio in carcere che in affidamento ai servizi sociali”, questa la risposta ha dato all’autorità giudiziaria, che gli aveva notificato nei giorni scorsi l’ordinanza di sospensione della pena, per due casi diversi.

La prima condanna riguarda un pestaggio risalente al 2017, ai danni di un coetaneo al termine della processione del Venerdì Santo, reato per il quale aveva patteggiato la pena di due anni. L’altra condanna si riferisce a un furto a Pescara, che gli è costato una pena di un anno e due mesi. Il giudice aveva stabilito un termine entro cui il 30enne di Sulmona aveva la possibilità di aderire a forme di espiazione alternativa della pena, dagli affidamenti a servizi specifici o altri percorsi ma lui ha optato per la detenzione in carcere. “Preferisco andare dentro ed espiare la pena”. A quel punto è stato trasferito presso il penitenziario di Chieti.

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