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CreativaMente, il centro per le demenze senili “Per sentirsi dignitosamente persone”

Stimolazione cognitiva, prodotti digitali, il programma Brainer: dal 2016 il centro clinico Creativamente delle dottoresse Daniela Fiorenzi e Roberta Bernardi risponde alle esigenze di quei pazienti a cui viene diagnosticata una demenza di Alzheimer o di altro tipo.

CreativaMente, il centro clinico che si trova all’Aquila in via Pascoli n.2, dove i pazienti affetti da decadimento cognitivo possono sentirsi “dignitosamente persone”. Il centro clinico è stato aperto nel 2016 dalle dottoresse Daniela Fiorenzi e Roberta Bernardi neurospicologhe e psicoterapeute. L’obiettivo è stato da sempre quello “di non lasciare nessuno indietro”.

CreativaMente nasce nel  2016 e da sempre si occupa di terapia e diagnosi per il decadimento cognitivo; con la sua attività di diagnosi e cura risponde alle esigenze di quei pazienti a cui viene diagnosticata una demenza di Alzheimer o di altro tipo, o di tutte quelle persone che, pur, non avendo ancora una diagnosi manifestano i tipici segni di in deficit o di un decadimento cognitivo, come la perdita di memoria, disorientamento spazio-temporale o le anomie.

creativamente l'aquila

L’equipe del Centro Clinico CreativaMente, composta da psicologi e psicoterapeuti, si occupa della diagnosi e della cura del paziente attraverso un servizio ambulatoriale di Stimolazione Cognitiva. Il paziente viene seguito grazie alla creazione di un percorso terapeutico personalizzato ed alla collaborazione dello specialista sanitario che lo segue nella terapia farmacologica. Inoltre, il Centro offre terapie di supporto alla famiglia del paziente attraverso la possibilità di avere colloqui personali, incontri di gruppo ed interventi nelle situazioni critiche. Un lavoro costante e quasi h24, in sinergia con il CDCD (Centro disturbi cognitivi e demenze) dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila

creativamente l'aquila

Terapia di Stimolazione Cognitiva: di cosa si tratta

È un intervento per le persone con demenza lieve o moderata. “È stato progettato – spiega al Capoluogo la dottoressa Bernardi –  seguendo le indicazioni delle ultime revisioni della letteratura scientifica, quindi è un trattamento basato sull’evidenza. Nonostante i notevoli progressi compiuti dalla scienza e dalla medicina nel settore delle demenze, le attuali terapie farmacologiche a disposizione offrono risultati solo parzialmente positivi. Diversi studi hanno dimostrato benefici maggiori a livello cognitivo quando il trattamento farmacologico viene associato ad un trattamento non-farmacologico”, (ad esempio Onder et al., 2005; Matsuda, 2007; 2010). I benefici della stimolazione cognitiva consentono di: raggiungere il miglior livello funzionale possibile, rallentare il decadimento cognitivo, contrastare la tendenza all’isolamento nel contesto familiare e sociale, contenere i disturbi comportamentali, ridurre lo stress assistenziale, ritardare l’istituzionalizzazione. Tale intervento non ha lo scopo di arrestare la malattia ma si prefigge di sollecitare a tutto raggio le potenzialità residue della persona per rallentarne il decadimento e ottenere una positiva ripercussione sul benessere quotidiano.

Creativamente, l’importanza della diagnosi precoce

Creativamente: i prodotti digitali

Guarda il video (a questo link) per capire cos’è il percorso di stimolazione cognitiva assistita e successivamente potrai acquistare il prodotto digitale da fare comodamente a casa cliccando sul link sottostante il video. Inoltre all’interno del centro è previsto anche un programma di riabilitazione utile dopo una lesione al cervello dovuta a ictus, trauma o malattia cerebrale. Spesso viene data per scontata l’impossibilità di una ripresa delle competenze cognitive: ma non è così. Il programma di riabilitazione, chiamato Brainer,“permette di creare un percorso riabilitativo individuale dopo una valutazione neuropsicologica”, spiega la dottoressa Daniela Fiorenzi.

I disturbi neuropsicologici trattati nell’ambulatorio di Creativamente sono: di tipo cognitivo, quali neglect, afasia, agnosia, aprassia, amnesia, discalculia, deficit di attenzione e di apprendimento; di tipo emotivo-motivazionale, quali l’inerzia, l’apatia, la labilità, l’irritabilità, la depressione, l’ansia; di tipo comportamentale, quali la disinibizione, la riduzione del controllo, l’incapacità di critica, la rigidità, la disorganizzazione, la difficoltà a risolvere i problemi e la mancanza di consapevolezza.

riabilitazione cerebrale, creativamente

Come funziona il programma Brainer

“Anche a distanza di anni”, chiarisce la dottoressa Fiorenzi. “Il nostro apparato cognitivo si basa sul concetto di ‘plasticità cerebrale’. Tale fenomeno, ampiamente documentato anche in individui adulti, si riferisce alla capacità del nostro cervello di riorganizzarsi per far fronte al danno causato da lesione. Affinché i processi di riorganizzazione corticale abbiano luogo, occorre provvedere ad una specifica stimolazione volta a compensare le lacune cognitive. Attraverso l’approccio neuropsicologico quindi  è possibile creare un’adeguata stimolazione ambientale con un intervento complessivo ed individualizzato che risponda ai bisogni cognitivi, emotivi ed motivazionali dei pazienti”.

riabilitazione cerebrale, creativamente

Lo scopo della riabilitazione cognitiva neuropsicologica è di migliorare l’adattamento funzionale del paziente nonostante il danno cerebrale subito; incrementare la funzionalità residua; fornire strumenti di compensazione in grado di incrementare l’autonomia personale e favorire il rientro in società.

I pazienti saranno ricevuti nel centro clinico Creativamente previo appuntamento. Per informazioni e prenotazioni contattare i numeri 347/0663185 e 328/8232381.

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