Salute e benessere

Neurolith: a L’Aquila stimolazione transcranica a impulsi per il trattamento di demenze e Alzheimer

Neurolith: L'Aquila centro di eccellenza - e tra i primi in Italia - per la cura delle demenze senili con stimolazione transcranica a impulsi con un nuovo macchinario.

Neurolith(*): la stimolazione transcranica a impulsi (TPS®️) per il trattamento di pazienti colpiti da demenze e Alzheimer. Il macchinario è in funzione presso il reparto di Neurologia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila e tra i primi operativi in Italia.

Il centro di eccellenza del reparto di Neurologia, diretto dal dottore Rocco Totaro, utilizza già da un paio di anni, e tra i primi in Italia, il macchinario Neurolith, noleggiato grazie ai proventi messi a disposizione da AIPALZ, diretta dalla dottoressa Alessandra Cavicchio. I risultati scientifici preliminari, ottenuti fino ad ora sui pazienti, hanno mostrato miglioramenti statisticamente significativi ai test cognitivi. “Questi risultati sono molto incoraggianti sia dal punto di vista cognitivo che psicologico in quanto oltre al miglioramento delle funzioni cognitive, soprattutto mnesiche-attentive, è stato registrato anche un innalzamento del tono dell’umore con conseguente miglioramento della motivazione e della compliance dei pazienti che ha avuto una positiva ricaduta anche all’interno dei nuclei familiari”, spiega, sentita dal Capoluogo, la dottoressa Cavicchio.

“Le demenze ed in particolare l’Alzheimer sono al momento patologie ad elevatissimo impatto sociale ed economico. Ancora oggi, nonostante gli enormi progressi scientifici, sono ancora pressoché incurabili e, oltre a ridurre le aspettative di vita dei pazienti che ne sono affetti, modificano profondamente la loro qualità di vita e quella delle persone che si prendono cura di loro”.  L’Associazione Insieme per l’Alzheimer (AIPALZ) della Provincia di L’Aquila ha lo scopo di sostenere, senza scopo di lucro, attività con finalità civiche, solidaristiche e di attività sociale, a sostegno delle persone affette da Alzheimer, delle famiglie e degli Enti Sanitari e non, che si trovino a combattere con questa malattia. A tal fine, AIPALZ ha intrapreso una collaborazione con il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) della ASL dell’Aquila, diretto dalla dottoressa Patrizia Sucapane con la collaborazione della dottoressa Tommasina Russo, e con l’Università degli Studi dell’Aquila nella persona del professore Carmine Marini. LA collaborazione è finalizzata all’adozione del nuovo macchinario Neurolith che permette il trattamento dei disturbi cognitivi nei pazienti con Alzheimer e altre forme di demenza, attraverso la stimolazione transcranica (TPS). Questo nuovissimo trattamento ha la caratteristica di poter essere effettuato anche in modo ripetuto, evitando e/o riducendo drasticamente importanti effetti collaterali ed i relativi costi sanitari (*). I trattamenti di questo tipo vengono effettuati, “per lo più attraverso l’impiego di stimolatori a carattere fortemente invasivo che prevedono l’istallazione neurochirurgica di elettrodi, transcranici e un utilizzo contemporaneo della RMN (risonanza magnetica nucleare), che comportano necessariamente i rischi legati all’intervento stesso oltre ad edemi, dolori, ecc., lunghe attese per la RMN e gli elevati costi per il personale coinvolto”, chiarisce la dottoressa.

Fino ad ora il macchinario è stato utilizzato in comodato d’uso e in noleggio temporaneo con il supporto finanziario dell’associazione. Tuttavia, visti i risultasti sorprendenti e il gradimento dei pazienti e dei familiari per i progressi da loro direttamente registrati, l’Associazione, nello spirito degli obiettivi operativi per cui si è costituita, vuole farsi promotrice dell’acquisto del Neurolith, per venire incontro alle richieste di un numero sempre maggiore di utenti e dei loro familiari, in considerazione dell’alto valore sociale che può fornire il trattamento.
Il progetto dell’AIPALZ è rivolto a raccogliere finanziamenti per permettere l’acquisizione definitiva del Neurolith, da lasciare in dotazione permanente alla nostra ASL, dando l’opportunità alle persone affette da patologie neurodegenerative di continuare a beneficiare di questo trattamento all’avanguardia che altrimenti verrebbe a decadere.

(*) NEUROLITH: Cosa sono le onde d’urto

Le onde d’urto sono impulsi acustici che vengono utilizzati con successo dal 1980 per il trattamento di diverse patologie. Hanno la proprietà di rendere efficace l’energia fisica in zone di tessuto localizzate. Studi sulle onde d’urto in associazione a indicazioni ortopediche o cardiologiche hanno infatti dimostrato che inducono meccanotrasduzione1, stimolazione dei fattori di crescita (VEGF)2,3 e liberazione di ossidi di azoto (NO)4, con conseguente miglioramento dell’irrorazione sanguigna e formazione di nuovi vasi sanguini (neoangiogenesi).
È ormai consolidata l’efficacia di un approccio multifattoriale che prevede accanto al trattamento farmacologico anche l’utilizzo di terapie non farmacologiche quali la stimolazione cognitiva e la più recente Neuromodulazione. La finalità è quella di preservare   le capacità cognitive e funzionali residue del paziente  e rallentare il processo degenerativo.
La neuromodulazione (ovvero la stimolazione dell’attività elettrica del cervello con aumento della neuroplasticità)  viene realizzata mediante tecniche specifiche, tra le quali la stimolazione transcranica a impulsi (TPS®️), un’opzione terapeutica approvata dal 2018 che viene impiegata nella malattia di Alzheimer da lieve a moderata. Si tratta di una nuova procedura di neuromodulazione che utilizza ultrasuoni pulsati (impulsi singoli ultracorti ripetuti ogni 200-300 ms) che ha mostrato buoni risultati sui pazienti affetti dalla malattia nel rallentare, e in alcuni aspetti , anche migliorare le performance mnesiche e linguistiche.
La stimolazione transcranica ad impulsi (TPS) si realizza mediante un sistema sofisticato chiamato Neurolith®️. Il cuore del sistema di neuromodulazione NEUROLITH®️ è il software BodyTrack. Il sistema utilizza i dati MRI del paziente: in tal modo ogni impulso applicato può essere visualizzato e documentato in tempo reale permettendo la rappresentazione delle regioni target nelle immagini MRI caricate nel sistema.

Giornata mondiale Alzheimer

 

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