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Santuario di Roio, slitta la riapertura prevista per Natale

Slitta la riapertura del Santuario di Roio inizialmente prevista per Natale. Finiti i lavori del secondo lotto, ma resta da terminare il sagrato e l'impianto di riscaldamento.

L’ipotizzata e sperata riapertura del Santuario di Roio per Natale è sfumata: il luogo di culto tanto caro ai roiani e agli aquilani riaprirà con ogni probabilità in primavera.

Il Segretariato regionale ai beni culturali – ad aprile scorso – aveva pubblicato la determina con la quale aveva affidato il secondo lotto dei lavori, stimando la riapertura del Santuario di Roio per Natale. Sfuma anche la possibilità di una riapertura provvisoria per il periodo delle feste. La messa di Natale, anche quest’anno verrà celebrata nella chiesa di legno, realizzata nel post sisma. I lavori del secondo lotto, per un costo di 474.815 euro, hanno riguardato il restauro dei cosiddetti apparati decorativi e delle opere d’arte che ci sono all’interno. I lavori dovevano durare sei mesi e il secondo è stato completato nei tempi ingiusti. I problemi che hanno portato a posticipare la riapertura sono nati quando ci si è resi conto che mancava l’impianto di riscaldamento. Il Segretariato quindi, poche settimane fa, ha affidato la progettazione, ora ci vorranno i tempi tecnici per arrivare a realizzare l’impianto. Ancora oggetto di restauro anche l’organo e il sagrato. Il Santuario di Roio è stato riaperto, un solo giorno, nel 2017, dopo la fine dei lavori del primo lotto.

santuario roio

Il santuario di Santa Maria della Croce di Roio risale al 1625, con un titolo che deriva dalla presenza di una Croce che si innalza dal colle difronte. Un grande dipinto di Francesco Speranza, posto sulla porta sinistra del Santuario, ricorda la grande processione penitenziale con la Statua della Madonna del 1779 per impetrare la pioggia, dopo la grande siccità che da mesi attanagliava le campagne aquilane. Pesantemente danneggiato dalla furia distruttrice del sisma del 2009; al suo interno era presente una preziosa statua della Madonna a cui la chiesa è intitolata. Grazie ai fondi stanziati dalla Regione Liguria – una donazione di un 1 milione e mezzo di euro è stato possibile procedere in tempi ragionevoli al consolidamento e al restauro. Il cantiere del primo lotto è stato consegnato nel 2014; i lavori sono consistiti nella riparazione dei danni strutturali e l’adeguamento sismico dell’edificio. Inoltre è stato restaurato – ma solo in parte  – l’apparato decorativo sia interno che esterno.

Santuario di Roio: la nascita tra storia e leggenda

La statua della Madonna, secondo la tradizione ricordata dal quotidiano Il Centro, fu trovata da un pastore di Lucoli, Felice Calcagno, nel dicembre del 1578 in un bosco vicino Foggia durante il periodo della Transumanza. Gli altri pastori decisero di attendere la primavera per riportarla con loro sul dorso di un mulo. Sulla via del ritorno, quando giunsero a Roio, davanti alla chiesetta di San Leonardo, il mulo che trasportava la sacra immagine si accasciò e non volle proseguire. I pastori allora la portarono in spalla a Lucoli, ma il giorno dopo la statua sparì e fu ritrovata a Poggio di Roio, lì dove dove il mulo si era fermato. Quindi, fu deciso deciso di edificare il santuario Mariano dove custodirla. Il santuario il 30 agosto del 1980 fu visitato dal Papa Giovanni Paolo II, in quella occasione il Pontefice fu accompagnato dal cardinale Carlo Confalonieri – che era stato fra il 1940 e il 1950 vescovo dell’Aquila – ed  era molto devoto alla Madonna di Roio e dal cardinale originario di Monticchio, Corrado Bafile.

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