Dopo il caso della presunta violenza, parla il Generale Gabriele Failla, capo della Scuola della Guardia di Finanza: “Abbiamo attivato noi l’indagine, pronti ad ulteriori provvedimenti”.
Presunta violenza sessuale alla Scuola della Guardia di Finanza, “Si tratta di fatti molto gravi. La Procura dell’Aquila sta svolgendo il suo lavoro di indagine e anche la nostra Scuola sta lavorando per verificare l’esito del fatto principale, nonché per l’accertamento di ulteriori responsabilità che possano essere ritenute incompatibili con l’attività di istruttori”. Il generale Gabriele Failla, comandante della Scuola Ispettori della Guardia di Finanza di Coppito, ha parlato alla stampa a margine dell’incontro con il generale di corpo d’Armata Andrea De Gennaro. Il generale sottolinea che il capitano accusato della violenza sull’allieva ha confermato che la ragazza ha raggiunto la sua abitazione, fuori dalla Scuola, per avere anticipazioni sulle domande della prova d’esame che avrebbe dovuto sostenere. I fatti risalgono allo scorso 27 maggio, quando l’allieva aveva libera uscita. “La ragazza è rientrata sconvolta. Si è confidata subito con l’Istruttrice di turno, che l’ha assistita, poi l’ho affidata a una Tenente, che si è occupata di lei con molta sensibilità”, ha evidenziato Failla.
“La scuola non ha alcun imbarazzo, siamo stati noi ad attivare l’indagine, agevolando la presentazione della denuncia. Quando ci saranno le condizioni giuridiche per farlo – ha specificato – saranno adottati provvedimenti di sospensione e sanzioni disciplinari nei confronti dei responsabili. C’è tutto l’interesse a verificare ogni responsabilità in merito a condotte che sono assolutamente incompatibili con l’attività di istruttore”.
La notizia della presunta violenza sessuale a casa del capitano ha così seguito la linea gerarchica, giungendo al Comandante Failla. “Era un caso da Codice rosso. Il giorno successivo ho fatto accompagnare l’allieva dalla tenente degli uffici della Squadra Mobile in Questura, dove c’è una sezione specializzata per questi casi, in modo tale che potesse sporgere denuncia. Immediatamente sono scattate le indagini coordinate dalla Procura e anche i nostri provvedimenti”, ha aggiunto il Generale Failla. Ora l’allieva è a scuola. “Dopo alcuni giorni di riposo, anche per evitare che potesse incontrare nuovamente l’ufficiale indagato, è rientrata in servizio: viene seguita con attenzione. Ci teniamo che possa completare il suo ciclo di studi. Ora siamo molto attenti al contraccolpo psicologico di questi giorni, dopo la pubblicazione della notizia relativa all’inchiesta”Il Comandante della Scuola della Guardia di Finanza ha parlato anche dei quattro ufficiali accusati di maltrattamenti: nell’indagine, infatti, è spuntato un gruppo Whatsapp in cui i quattro ufficiali condividevano foto e commenti sulle allieve.
“I tre capitani, trasferiti dopo che il collega era indagato per violenza sessuale, non si sono fatti avanti per raccontare il contenuto delle chat offensive nei confronti delle allieve, nonostante abbiano avuto un mese di tempo per farlo. Hanno stravolto il rapporto fra istruttori e allievi. La loro presenza nella nostra Scuola era incompatibile con il mandato che avevano e con i nostri valori“.
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Foto di Il Mattino
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