Terremoto e ricostruzione

Ex Provveditorato Via Strinella, approvati i lavori di demolizione e ricostruzione

Demolizione e ricostruzione, con parametri diversi, per il palazzo dell'Ex Provveditorato di via Strinella.

La provincia dell’Aquila con un decreto del presidente Angelo Caruso ha approvato in linea tecnica il progetto per il lavoro di sostituzione edilizia dell’edificio dell’ex Provveditorato che si trova in via Strinella, gravemente danneggiato dal sisma del 2009 e in attesa, da 15 anni, di una nuova vita dopo che incuria e tempo hanno fanno il resto.

Il palazzo dell’ex Provveditorato sarà demolito e ricostruito con una sagoma e una posizione leggermente diversi rispetto all’attuale.  Queste modifiche comportano anche un passaggio in Consiglio comunale che dovrà approvare una deroga al piano regolatore.

Per quanto riguarda i lavori, nel 2018 il Cipe stanziò nel 2018 10 milioni di euro, di cui 1 milione fu concesso subito per la progettazione. La Provincia ha già chiesto all’Ufficio speciale per la ricostruzione il resto della somma. Nel decreto si legge che “l’immobile adibito a sede dell’Ufficio scolastico regionale e dell’ufficio scolastico provinciale, di proprietà della Provincia, è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009. Da un primo sopralluogo effettuato dalle squadre della Protezione civile l’edificio venne classificato con esito B”.

documenti abbandonati ex provveditorato

L’ex sede storica ha rappresentato per molti anni nel post sisma, uno dei “buchi neri” della ricostruzione. Tutt’intorno la vita è ripresa regolarmente in questi anni: tutti i palazzi che circondano l’immobile danneggiato, classificato E, sono stati riparati e sono tornati a nuova vita. Oltre agli uffici, l’immobile aveva anche gli alloggi riservati ai dipendenti del Provveditorato.

Nel 2011 furono affidate ulteriori indagini tecniche dalle quali venne fuori che la struttura in cemento armato dimostrava una particolare “deficienza” rispetto alla normativa antisismica allora vigente e per adeguarla alle normative sul risparmio energetico, sull’acustica, sulla sicurezza, sulle problematiche dei portatori di handicap per quant’altro sarebbe stato necessario sostenere un costo troppo elevato. Questo perchè l’adeguamento sismico avrebbe comportato la necessità di ingrossare gli elementi strutturali, rendendo poco funzionale l’edificio.

Come riporta Il Centro, dalle indagini geognostiche, le stratigrafie avevano evidenziato la presenza di marcate disomogeneità del terreno al di sotto del fabbricato per questo è stato deciso di procedere alla redazione di un progetto preliminare finalizzato alla sostituzione edilizia mediante l’abbattimento della struttura e la successiva realizzazione di una nuova conforme alla normativa vigente in quanto più conveniente. A seguito dell’analisi del contesto di ubicazione del fabbricato della valutazione circa la sagoma attuale specie in relazione alla normativa antisismica attuale e delle richieste manifestate sia dalla provincia e dell’ufficio scolastico emerso l’esigenza di edificare la nuova struttura operando una serie di scelte, come la realizzazione della struttura portante con una disposizione tale da favorire una migliore risposta strutturale sismica. Quindi la modifica della sagoma in modo da operare una razionalizzazione degli spazi interni, con evidente recupero di superficie utile, sia nella parte seminterrato che nella porzione in elevazione, nonché degli spazi esterni con la realizzazione di un numero maggiore di posti auto utili a sopperire alla richiesta di parcheggi da parte dei futuri dell’immobile, in modo da non gravare ulteriormente sulla viabilità del quartiere circostante.

L’obiettivo finale è quello di realizzare un edificio in classe sismica 4 che possa diventare un punto di riferimento per la pubblica amministrazione anche in momenti emergenziali. Rispetto all’originale, è previsto un aumento della superficie utile lorda, pari a 180 86 m quadri, della volumetria utile lorda pari a 500170 77 m³, nonché l’innalzamento dei fronti prospettici pari a 2,05 m

Ex Provveditorato Via Strinella, recuperati i documenti abbandonati