Nel salotto di Grandangoloarriva Stefano Cianciotta, presidente di Abruzzo Sviluppo. “I rincari si registravano già negli ultimi tre mesi del 2021. In Abruzzo l’agricoltura non vedrà particolari conseguenze nell’immediato, a livello internazionale, però, stiamo assistendo ad equilibri geopolitici in totale rivoluzione. Il settore agricolo, che – da un certo punto in poi – non è stato più interpretato come un asset remunerativo. Molti dei campi sono diventati cornice di impianti fotovoltaici, per l’energia solare, sperando in un’evoluzione green che non c’è stata e che ci ha soltanto fatto rinunciare a terreni che producevano le nostre materie prime. Ora quindi ci ritroviamo a comprare il grano ucraino e russo. Purtroppo nel nostro Paese si deve tornare a dare spazio alle competenze e a scommettere sulle proprie vocazioni”. L’analisi dell’economista, ai microfoni del Capoluogo.